Cultura e Società

Il Mein Kampf pubblicato in Germania

Libri


di un’edizione commentata del Mein Kampf, con il sostegno, o comunque con la non opposizione di una parte delle comunità ebraiche tedesche è una notizia che può sorprendere. Qualcuno deve aver pensato che nell’epoca di internet quando per leggere il Mein Kampf come I Protocolli dei savi anziani di Sion è sufficiente navigare in rete e scaricare, la cultura dell’interdetto non sia efficace.

Non è un ragionamento improprio. Ma è troppo semplicistico.

Yeled Cuz, Michal e Nur sui campi di cotone

Libri

di Yeled Cuz, Michal e Nur sui campi di cotone presentano Israele, come recita il titolo, “dopo”. Dopo il ritorno alla Terra promessa. Dopo gli anni eroici della realizzazione dei kibbuzim. Dopo lo sterminio della Seconda guerra mondiale. Dopo la creazione dello Stato di Israele. Quelle drammatiche esperienze sembravano aver forgiato una generazione capace di respingere qualsiasi attacco e capace di percorrere la difficile strada della pacifica convivenza con i vicini

Personale di Anat Bezner da ET Gallery

Spettacolo

Inaugurata a Milano lo scorso 13 maggio la personale dell’artista israeliana Anat Betzer, presentata per la prima volta in Italia da Ermanno Tedeschi Gallery. Nata nel 1965, Anat Betzer, docente in Belle Arti, nel corso degli anni della sua carriera carriera ha scelto l’utilizzo di differenti tecniche espressive, talvolta associandole tra di loro, variando dalla pittura e scultura, al disegno, all’elaborazione fotografica.

Il percorso espositivo offerto dallo spazio milanese di Ermanno Tedeschi si compone delle più recenti opere ad olio dell’artista

Labirintici sentieri. Appunti sulla Mistica ebraica

Libri

Come in parte viene suggerito dal titolo, questo volume presenta ai lettori uno studio approfondito sulla mistica ebraica concepito come un viaggio attraverso i secoli, dalle origini fino ad oggi, in compagnia dei suoi “protagonisti” ed osservato da un punto di vista di analisi sia storica che religiosa, mantenendo comunque sempre un piacevole piano narrativo di sfondo.

Tutti cantano OyOyOy! il festival si conclude tra gli applausi

Spettacolo

Alla fine OyOyOy! è riuscito a mettere tutto il Teatro Municipale in piedi per un lunghissimo applauso, una standing ovation che è andata idealmente non solo all’ultimo gruppo in scena: i favolosi Klezmatics, ma anche all’intera rassegna. Sì, perché gli ultimi giorni del Festival di Cultura ebraica, sono stati anche i più esaltanti di questa maratona di 70 appuntamenti, cominciata il 4 maggio e finita domenica 25 maggio.

Addio a Sydney Pollack

Personaggi e Storie


“I primi a fare film in America sono stati gli immigrati, alla ricerca di un modo di comunicare col mondo esterno, di una lingua franca da utilizzare per mettere in scena storie e immagini con cui tutti gli americani potessero identificarsi, nonostante la diversità del bagaglio linguistico e culturale.

Islam ed Ebraismo. Arte, storia, convivenza

Spettacolo

Fino all’8 giugno è aperta, nello Spazio Espositivo Cittadella Politecnica di Torino, la mostra Islam ed Ebraismo. Arte, storia, convivenza, curata dallo studioso di storia mediorientale Sherif El Sebaie, inaugurata alla vigilia della Fiera del Libro, con le note dei musicisti Eyal Lerner, israeliano, e Ghazi Makhoul, libanese; è un’autentica voce di contrappunto alle controversie nate dalla presenza israeliana alla kermesse libraria piemontese.

Tra i giusti. Storie perdute dell’Olocausto nei paesi arabi

Libri

durante il periodo della Shoah è rimasto, come dice il risvolto di copertina del libro, coperto dalla sabbia del deserto. E questo nonostante migliaia di ebrei siano stati espropriati dei loro beni, imprigionati e torturati nei campi di lavoro forzato ed anche deportati nei campi di sterminio europei.
Il libro ha una genesi curiosa. L’autore, un ebreo americano , esperto in politica dei paesi arabi e islamici si trova l’11 settembre nei pressi delle Torri Gemelle di New York. Riflettendo sull’accaduto nei giorni successivi egli si rende conto che “in teoria gli arabi sono l’unico popolo della terra che è stato risparmiato dalla campagna globale volta a mantenere viva la memoria del peggior crimine della storia (la Shoah).

Al Teatro Arsenale

Spettacolo

Prosegue fino al 25 maggio al Teatro Arsenale di Milano il progetto con cui Luca Fusi ha reinterpretato e diretto, dopo oltre 60 anni dalla stesura, il celebre e drammatico romanzo/saggio di Primo Levi Se questo è un uomo. Nel progetto teatrale, Luca Fusi ha mantenuta intatta tutta la forza narrativa creata da Levi, rappresentando, in una sorta di rito, la visione originale dello scrittore, che ritrae con distaccata freddezza e con quella razionalità ricca di dettagli derivante dal suo background scientifico, l’orrore del campo di sterminio ma soprattutto dello spaventoso meccanismo che in esso impera.