di Roberto Zadik
La Brigata Ebraica, il corpo di combattenti dell’esercito inglese composto da 5000 ebrei provenienti dalla Palestina Mandataria, che nel 1945 contribuì alla liberazione dal nazifascismo dell’Italia, avrà a Milano il suo Museo, nella sinagoga Beth Shlomo di corso Lodi, per iniziativa di Adi, Associazione Amici di Israele.
Cultura e Società
Letteratura israeliana e memoria della Shoah: un legame inscindibile
di Roberto Zadik (video di Orazio Di Gregorio)
Introdotta da Rav Della Rocca, la serata di Kesher, tenutasi il 17 aprile, ha coinvolto tre relatori d’eccezione: Cyril Aslanov, Docente all’Università Ebraica di Gerusalemme, Fiona Diwan Direttrice dei media della Comunità ebraica di Milano e la traduttrice Raffaella Scardi,
Addio al grande Milos Forman, le radici ebraiche di uno straordinario regista
di Roberto Zadik
Jan Tomas Forman – meglio noto come Milos – si è spento, lo scorso 13 aprile, a 86 anni. Acclamato dalla critica, osannato da un certo pubblico sofisticato e sconosciuto alle masse, famoso fra gli anni 70’ e 80’ per capolavori come “Amadeus” del 1984 e per “Qualcuno volò sul nido del cuculo” del 1975 – viaggio nei meandri della follia con un immenso Jack Nicholson -, Forman nasconde una interessante ma complicata storia ebraica da parte paterna.
Presentato al Franco Parenti “La scomparsa di Josef Mengele” di Olivier Guez
di Nathan Greppi
Giovedì 12 aprile, proprio lo stesso giorno in cui in Israele si celebra Yom HaShoah, è stato presentato al Teatro Parenti il romanzo La scomparsa di Josef Mengele (Neri Pozza), scritto dal giornalista francese Olivier Guez e basato sulla vita del Dott. Josef Mengele, noto per i crudeli esperimenti da lui attuati sugli internati ad Auschwitz.
Magris: «L’ebraismo mi ha insegnato il senso della speranza, la fede nel futuro»
di Marina Gersony
Tra i grandi scrittori e protagonisti del nostro tempo, Claudio Magris verrà premiato come Uomo dell’Anno 2018 dall’Associazione Museo D’Arte di Tel Aviv (AMATA).
In un’epoca “gommosa”, dove tutto si trasforma, dobbiamo riconquistare uno sguardo fecondo e progettuale sulla vita, dice lo scrittore triestino. E combattere sfiducia e pessimismo, senza mai arrenderci
Memoria e futuro per gli ebrei in Europa: un dibattito di Kesher
di Nathan Greppi (video di Orazio Di Gregorio)
Con l’avvicinarsi di Yom HaShoah, possono riemergere vecchi interrogativi: gli ebrei hanno un futuro in Europa? E la memoria della Shoah può sopravvivere? Di questo si è parlato nell’incontro Memoria e futuro per gli Ebrei d’Europa, con gli interventi di Massimiliano Boni e di Sonia Brunetti.
“Navi della Speranza”, una nuova mostra al Memoriale della Shoah fino al 30 giugno
di Nathan Greppi
Martedì 10 aprile al Memoriale della Shoah è stata inaugurata la mostra Navi della Speranza – Alyah Bet dall’Italia, 1945 – ’48, curata da Rachel Bonfil e Fiammetta Martegani. La mostra rimarrà aperta fino al 30 giugno
“Lo sguardo in movimento”: arte e Feldenkrais nel libro di Mara Della Pergola
di Nathan Greppi
Unica allieva italiana diretta di Moshe Feldenkrais, Mara Della Pergola lunedì 9 aprile ha presentato, al Teatro Franco Parenti, il suo libro Lo sguardo in movimento, in cui propone un percorso estremamente ‘corporeo’ di esplorazione artistica, in cui l’esperienza somatica assume un ruolo guida.
Maxim Vengerov a Milano il 10 aprile e l’11 a Torino: torna uno dei più grandi violinisti di tutti i tempi
di Fiona Diwan
Quattro bis, il Teatro dal Verme gremito, standing ovation il 10 aprile a Milano per Maxim Vengerov, il musicista russo-israeliano assente da Milano da 12 anni. Un exploit commovente, al concerto delle Serate musicali, con Brahms, Ravel, Paganini. E l’11 replica a Torino.
Speciale Israele 70. La speranza, la fatica, il coraggio di esistere. Buon compleanno Israele!
di Redazione
Speciale Israele 70 – Una breve cronologia lunga 70 anni
Uno Stato per gli ebrei? No grazie, meglio la Diaspora
di Ugo Volli
Identità religiosa o identità secolare? Diasporica o nazionale? Non si può capire il dibattito israeliano contemporaneo senza conoscere la polemica che infiammò il mondo ebraico
per quasi un secolo.
Così giovane e già ebreo! L’avventura della lingua ebraica, da Canaan alla spiaggia di Tel Aviv
di Cyril Aslanov
Da Mosè a Ben Yehuda a Agnon. Da lingua vernacolare al métissage linguistico di oggi. Il sentimento ebraico di autodeterminazione non si sarebbe mai sviluppato senza l’esistenza di una lingua sacra laicizzata e modernizzata