tutti i giorni, nell’ultimo anno Ahmadinejad è riuscito a diventare più celebre persino di Brad Pitt, ma quanto conosciamo davvero di questa Nazione? Quanto sforzo impieghiamo, noi occidentali, per colmare le nostre lacune?
Attualità e news
Informazione comunitaria coordinata e coerente
hanno avuto in questi anni una trasformazione rapidissima, inimmaginabile fino a poco fa. La velocità della diffusione delle notizie, il loro accavallarsi e arrivo in tempo reale in tutte le parti del globo, fa sì che molte informazioni siano vecchie prima ancora di essere trascritte o trasmesse. La Comunità di Milano è consapevole di questo nuovo fenomeno.
Il Piemonte in Israele
da sempre impegnata nella diffusione della lingua e della cultura italiane allestero, ha portato questanno Israele in Piemonte, grazie alliniziativa del suo comitato di Gerusalemme che ha organizzato un percorso culturale e un viaggio attraverso le terre piemontesi. Articolato in sette appuntamenti, dal 26 aprile al 17 maggio, il seminario ha analizzato la storia letteraria, artistica e culturale del Piemonte,
La lotta per la memoria dei desaparecidos
Vera Vigevani Jarach è in Italia per tenere una serie di conferenze e incontri in diversi licei, università e librerie.
A Teramo invitato e poi contestato il negazionista Faurisson
e poi contestato il negazionista Faurisson.
La Biblioteca razziata nel 1943 a Roma
ha tenuto un intervento a Mosca sulla Biblioteca della Comunità ebraica di Roma razziata dai nazisti. Nella sezione In Europa i dati dell’accordo.
Alla ricerca della Biblioteca della Comunità di Roma trafugata dai nazisti
a Roma, a Palazzo Chigi, un accordo tra Unicredit Private Banking e la Biblioteca statale russa di letteratura straniera per la sponsorizzazione di un progetto di ricerca volto all’individuazione del patrimonio bibliografico della Comunità Ebraica di Roma e del Collegio Rabbinico
Italiano, razziato dai nazisti nel 1943 e trasferito in Russia dopo la seconda guerra mondiale.
Milano, città aperta
Che succede a Milano? A cosa stiamo assistendo, più o meno distrattamente? In poche ore ne abbiamo viste di tutti i colori. Una libreria gay è stata coperta di scritte insultanti e aggressive. Un circolo dellestrema destra cittadina è stato preso di mira e incendiato. La moschea di via Jenner ha ricevuto la sua dose di minacce. Infine il cosiddetto quartiere cinese di via Paolo Sarpi è stato teatro di una rissa furibonda fra forze dellordine e milanesi di origine orientale che si sentono oppressi dalle multe dei vigili. Sono bastate poche giornate per incrinare paurosamente il mito della metropoli moderna e civile, della capitale morale che apre le sue porte a tutti, della città multiculturale e tollerante.
Noi ebrei abbiamo tutte le ragioni di preoccuparcene. Non solo gli antisemiti, non solo i negazionisti, non solo gli estremisti che vorrebbero veder prevalere negli equilibri mediorientali le forze della distruzione e della dittatura, sono i nostri nemici. Ma tutti coloro che congiurano per rendere laria irrespirabile e la società che ci circonda sempre più frammentata e intollerante.
Dalla parte di Israele
Fermare il pericolo con la forza della parola è stato il tema della giornata di riflessione e dibattito che lAssociazione Pier Lombardo e lAssociazione amici del Museo dArte di Tel Aviv hanno organizzato a Milano.


