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Attualità e news
Non aspettarsi nulla, crederci sempre
sono meno lontane oggi di quanto non lo siano mai state in questi ultimi cento anni di rabbia e di sofferenza. Entrambi accettano il principio di due Stati per due popoli e l’obbligo di risolvere i nodi di Gerusalemme, degli insediamenti, dei profughi, dei confini, della sicurezza e del rifornimento idrico mediante una trattativa, ha scritto Amos Oz a proposito del summit di Annapolis.
Non aspettarsi nulla, Crederci sempre: sono diversi e contrastanti i sentimenti con i quali gli ebrei italiani guardano alla ripresa del negoziato.
Inaugurata a Gerusalemme una strada in memoria di Enzo Bonaventura
una strada in memoria di Enzo Bonaventura
Israele in prima linea contro il riscaldamento globale
alle misure di adattamento e mitigazione degli effetti del riscaldamento globale sullambiente: la missione Italia-Israele al Watec di Tel Aviv
Monaco: i musei ebraici si incontrano
dellAssociazione dei musei ebraici europei ha riunito una quarantina di esperti; hanno partecipato dallItalia rappresentanti dei musei di Roma e di Venezia. Ospiti i direttori dei musei ebraici americani, che mostrano grande interesse per i colleghi europei e chiedono di avere scambi di esperienze.
Duemila anni di Italia ebraica
direttrice del Museo ebraico di Roma parla della sua prossima creatura con apprensione: la mostra Italia ebraica: oltre duemila anni, curata insieme a Natalia Berger
I Savoia e la memoria storica
chiede un risarcimento di 260 milioni di euro allo Stato italiano per “i danni morali dovuti alla violazione dei diritti fondamentali dell’uomo stabiliti dalla Convenzione Europea per i 54 anni di esilio dei Savoia sanciti dalla Costituzione Italiana”.
170 milioni di euro è la richiesta di Vittorio Emanuele (che aveva definito le leggi razziali “non così gravi”), 90 milioni quella di suo figlio Emanuele Filiberto, più gli interessi. Inoltre i Savoia vogliono la restituzione dei beni confiscati dallo Stato al momento della nascita della Repubblica Italiana. La dichiarazione del presidente Ucei Renzo Gattegna
A Parigi il fumetto ebraico
ebraico in mostra: che hanno in comune il mitico Superman, i topi di Maus e il supereroe Batman oltre al fatto di essere tutti dei personaggi di celebri fumetti americani? Sono tutti nati dallimmaginazione di disegnatori ebrei. Una esposizione ripercorre questavventura attraverso la presentazione di 230 opere
Witz “smonta” Israel Lobby
I promotori di Witz non hanno avuto paura del confronto e si può dire che lo abbiano vinto. Come nelle antiche dispute teologiche, il compito era difficile e rischioso per la corposità del tomo e per le qualifiche degli autori.
Segnali dalla Turchia
Shimon Peres, allinizio di novembre ha parlato in ebraico (è la prima volta) al Parlamento turco, davanti a 550 deputati che alla fine si sono alzati in piedi per applaudirlo. La novità non è però solo la lingua utilizzata (segnale pur importante) ma anche due punti in particolare del suo discorso; la conferenza di Annapolis e l’ospitalità storica della Turchia verso gli ebrei. Questo gesto di Peres nella Turchia ordierna è una mano tesa con realismo e amicizia. In attesa che uno spirito di collaborazione analogo possa varcare altri confini dellarea.


