Berlusconi-Foxman (Adl), contrastare antisemitismo in Europa

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Occorre “contrastare adeguatamente” gli episodi di antisemitismo in Europa. Lo hanno sottolineato, nel corso di un colloquio a Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il Direttore Esecutivo dell’Anti-Defamation League (Adl) Abraham Foxman, che era accompagnato da una delegazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane composta dal presidente Renzo Gattegna, dal Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, dal presidente della Comunità Ebraica romana Riccardo Pacifici e dal neodeputato del Pdl Alessandro Ruben.

Il presidente del Consiglio, si legge in una nota di Palazzo Chigi, ha espresso il suo vivo apprezzamento per l’impegno che da oltre 90 anni l’Adl porta avanti nel contrastare l’antisemitismo, il razzismo ed ogni forma di intolleranza e discriminazione.

Foxman ha manifestato grande soddisfazione per l’impegno concreto del presidente Berlusconi nel contrastare questi fenomeni e nel mantenere viva la memoria dell’Olocausto anche nelle generazioni più giovani ed in quelle future.

Nel colloquio è stata espressa preoccupazione per gli episodi di antisemitismo in Europa e sottolineata la necessità di contrastarli adeguatamente. Nel corso dell’incontro sono stati anche esaminati alcuni temi internazionali quali il processo di pace in Medio Oriente e tutti i partecipanti hanno esortato il presidente Berlusconi ad assumere una forte iniziativa per promuovere la pace nella regione.

Sia Foxman sia gli esponenti della Comunità Ebraica italiana hanno infine espresso forte apprezzamento per la ferma posizione assunta dal presidente Berlusconi verso le minacce proferite dall’Iran nei confronti di Israele.

L’Anti Defamation League (Adl) è stata fondata nel 1913 “per fermare la diffamazione del popolo ebraico, assicurare giustizia e un trattamento imparziale per tutti”, combattere l’antisemitismo e tutte le manifestazioni di intolleranza, difendere gli ideali democratici battendosi per la tutela dei diritti civili di tutti.
Purtroppo ancora oggi in Europa la battaglia contro l’antisemitismo non è ancora vinta e gli episodi antiebraici si ripetono in Francia, come l’aggressione al ragazzo ebreo di Parigi Rudy Haddad, 17 anni, la sera del 21 giugno, o in Italia, con la profanazione, l’8 luglio, del Cimitero ebraico di Verona imbrattato da svastiche e scritte neonaziste.