Attualità e news

Sharon Nizza dialoga con il medico dei terroristi: «li curo di giorno e piango di notte»

Eventi

di Sofia Tranchina
Giovedì 23 gennaio la giornalista Sharon Nizza ha presentato il suo libro ‘7 ottobre. Il giorno più lungo’. Accanto a lei il medico TYuval Bitton, che salvò la vita a Yahia Sinwar, l’ex capo di Hamas, ideatore dei massacri del 7 ottobre. “Ora siete forti, ma tra 10 o 15 anni forse sarete deboli e io vi attaccherò», gli aveva detto il terrorista in una delle loro conversazioni. Per questo Bitton non si è stupito dei massacri del Sabato nero.

“E giustizia perseguirai…”: il bambino nella Shoah che divenne un giudice di ferro

Personaggi e Storie

di David Zebuloni
Parla Aharon Barak, sopravvissuto alla Shoah, un mito, oggi tra i padri nobili del paese. È una delle figure più discusse, contestate, venerate del Paese. Autorevole, considerato uno tra i più grandi giuristi del suo tempo, ex Presidente della Corte Suprema, a 88 anni Aharon Barak è una leggenda vivente. A tal punto che Benjamin Netanyahu (che non lo ama) gli ha chiesto di rappresentare Israele alla Corte Internazionale dell’Aja: “Accusarci di genocidio è insopportabile, oltre che giuridicamente sbagliato”, spiega in un’intervista esclusiva. E ricorda l’infanzia…

“I nostri figli meritano di più”, l’ambasciatore Danon critica il silenzio Onu sui fratellini Bibas rapiti da Hamas

Mondo

di Ludovica Iacovacci
“Perché non avete tenuto una discussione sulla situazione dei bambini in Israele?” ha domandato giovedì 23 gennaio il rappresentante israeliano, criticando l’organismo internazionale per aver fatto discorsi sulla situazione dei bambini nella Striscia di Gaza ma non su quelli di Israele. “Bambini che soffrono a causa del terrorismo in corso. Siete ciechi al loro dolore e alle loro lacrime”, ha detto ai membri del Consiglio.

Regno Unito: un terzo dei giovani non sa che sono esistiti i campi di concentramento

Mondo

di Nathan Greppi
Alla richiesta di nominare i campi di concentramento, i campi di sterminio, i campi di transito o i ghetti di cui avevano sentito parlare, il 26% di tutti gli intervistati nel Regno Unito ha dichiarato di non conoscere nessun nome. La percentuale sale al 33% tra le persone di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Auschwitz-Birkenau è risultato essere il campo più conosciuto, menzionato dal 69% degli intervistati nel Regno Unito.

Shadi Khalloul: come vivono i cristiani in Israele

Mondo

di R. I.
L’associazione Svizzera – Israele di Lugano e del Ticino ha organizzato un incontro per il Giorno della Memoria e ha invitato il Presidente della Comunità Cristiana – Aramaica di Israele, Shadi Khalloul

Un dialogo per la memoria: “Rivivere il dolore è un dovere.” Riflessioni dal Giorno della Memoria 2025

Eventi

di Anna Balestrieri
Il dialogo nella sinagoga centrale di Milano in via Guastalla (trasmesso sulla piattaforma Zoom per essere seguito da più di 80 partecipanti online), arricchito da spunti storici, etici e attualissimi, ha sottolineato l’importanza di preservare il ricordo della Shoah come guida morale per le nuove generazioni. Un’occasione che ha saputo combinare introspezione, confronto e un invito concreto all’azione.

AGENDA DELLA MEMORIA 2025

Eventi

a cura di Ilaria Myr
Pubblichiamo le principali iniziative, continuamente aggiornate, che si svolgono online, a Milano e in altre città in occasione del Giorno della memoria 2025. Per segnalazioni scrivere a bollettino@com-ebraicamilano.it.

L’ISIS a Napoli: voleva attaccare la sinagoga

Italia

di Sofia Tranchina
Secondo la ricostruzione, domenica 20 ottobre scorsa, quando la sinagoga di Napoli in via Cappella Vecchia era chiusa e la camionetta dei militari era lontana, Mourad avrebbe fatto un sopralluogo di 20 minuti dell’area; aveva di recente manifestato l’intento di procurarsi un coltellaccio, con il quale, si ritiene, volesse perpetrare l’attacco davanti alla sinagoga.

“Eravamo spaventate a morte durante il trasferimento per i terroristi intorno a noi”. Parlano Romi, Emily e Doron dopo la liberazione dalla prigionia a Gaza

Personaggi e Storie

di Pietro Baragiola
Durante un’intervista rilasciata a Channel 12 News le tre donne hanno raccontato di aver saputo che sarebbero state liberate solo poche ore prima dello scambio. “Eravamo spaventate a morte al punto di trasferimento, per via del gruppo di terroristi armati intorno a noi” ha spiegato Damari, aggiungendo che, durante la loro prigionia, erano state talvolta esposte a notizie televisive e radiofoniche. “Vi abbiamo sentito lottare per noi insieme alle nostre famiglie e siamo grate a tutti voi.”

Yuval Raphael

Yuval Raphael, sopravvissuta al massacro del Nova, rappresenterà Israele all’Eurovision Song Contest 2025

Personaggi e Storie

di Ludovica Iacovacci
Durante la finale del concorso, Raphael ha dedicato una versione ballata di “Dancing Queen” degli Abba a “tutti gli angeli” che furono assassinati al Nova Festival il 7 ottobre 2023. Lei è sopravvissuta nascondendosi sotto mucchi di cadaveri all’interno di un rifugio antiaereo a bordo della strada, attaccato dai terroristi che hanno aperto il fuoco per assicurarsi che tutti fossero morti. Più di quaranta persone erano stipate nel rifugio e solo 11 ne sono uscite vive.