Attualità e news

Il Sudafrica minaccia di rompere le relazioni con Israele

Mondo

di Nathan Greppi
Il Ministro degli Esteri sudafricano Naledi Pandor si è incontrata con i leader di Hamas all’inizio della guerra, etichettando le 1.400 vittime israeliane dei massacri del 7 ottobre come “coloni” e “soldati”. Ha anche chiesto che Benjamin Netanyahu fosse processato per crimini di guerra presso la Corte Penale Internazionale.

Washington: sospeso gruppo universitario pro-Hamas

Mondo

di Nathan Greppi
La George Washington University, che ha sede nella capitale americana, ha recentemente emesso una sospensione per almeno tre mesi nei confronti dell’associazione Students for Justice in Palestine (SJP). Si tratta del terzo ateneo americano che sospende questa organizzazione nelle ultime settimane.

“Solidarietà con gli ebrei e Israele”: parla il filosofo Habermas

Personaggi e Storie

di Nathan Greppi
“La situazione attuale, nata a causa del crudele attacco di Hamas e della risposta ad esso da parte di Israele, ha portato ad un afflusso di dichiarazioni morali e politiche e a manifestazioni”, ha affermato. “Riteniamo che, pur con tutte le posizioni divergenti espresse, ci siano dei principi che non dovrebbero essere messi in discussione. Essi riguardano l’intuibile solidarietà con Israele e gli ebrei in Germania”.

Attentato ad un checkpoint di Gerusalemme Est 

Israele

di Anna Balestrieri
È di giovedì 16 novembre mattina presto la notizia di un attentato a Gerusalemme Est. L’attacco sarebbe avvenuto vicino al checkpoint dei tunnel di Gerusalemme Est, lasciando feriti almeno quattro uomini, uno dei quali, un soldato, versa in condizioni critiche. Seguiranno aggiornamenti.

La marcia da Tel Aviv alla Knesset per il rilascio degli ostaggi

Israele

di Redazione
Martedì 14 novembre è iniziata da Tel Aviv, la marcia per sensibilizzare il rilascio degli ostaggi, che si concluderà a Gerusalemme sabato 18, al termine dello Shabbat. Le famiglie hanno invitato i cittadini di tutto il paese ad unirsi alla marcia che durerà cinque giorni, per chiedere la liberazione degli israeliani rapiti dai terroristi di Hamas e portati a Gaza.

Marce contro l’antisemitismo: in centomila in piazza a Washington

Mondo

di Anna Balestrieri
In pochi giorni le Federazioni ebraiche del Nord America e la Conferenza dei presidenti delle principali organizzazioni ebraiche americane hanno organizzato la “Marcia per Israele”. Scuole, sinagoghe e centri comunitari hanno mobilitato i partecipanti, riempiendo il National Mall di Washington di folle provenienti da varie città degli Stati Uniti.

Israele e il mondo arabo, rapporti che cambiano. Intervista ad Anna Mahjar-Barducci

Mondo

di Nathan Greppi
Prima degli attacchi di Hamas del 7 ottobre, Israele sembrava essere in procinto di trovare un accordo di pace con i sauditi, grazie alla mediazione americana. Ma adesso, viene da chiedersi che impatto avrà la guerra a Gaza sui legami con i paesi arabi costruiti negli ultimi anni: ne usciranno intatti o compromessi? Ha provato a risponderci la giornalista e scrittrice italo-marocchina.

La morte di Noa Marciano: uccisa da Hamas o da un bombardamento israeliano? Il terrorismo psicologico dell’organizzazione terroristica

Israele

di Sofia Tranchina
La brigata Al Qassam di Hamas ha dichiarato che sarebbe rimasta uccisa durante un bombardamento israeliano su Gaza, e la notizia è stata presa per vera e condivisa da diverse testate. Tuttavia, dalle foto sembrerebbe da escludere una “morte per bombardamento”. Per questo, abbiamo intervistato Michael Sfaradi, reporter di guerra specializzato in politica mediorientale e analisi militari.

Antisemitismo sui banchi di scuola italiani. Un appello di 4.000 accademici pro Palestina e per il cessate il fuoco. La contro-petizione pro Israele: «Urgenza di ristabilire i fatti»

Italia

di Redazione
Gli episodi di antisemitismo in Italia registrati in ottobre dall’Osservatorio Antisemitismo sono 42, il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Dalle pietre di inciampo oltraggiate a Roma alle offese online, offline e sui banchi di scuola, è probabile che il numero degli atti provocatori e degli insulti in questi giorni sia superiore in quanto non sempre vengono denunciati.