L’ambasciatore d’Israele ricorda alle Nazioni Unite il primo compleanno di Kfir, ancora ostaggio di Hamas a Gaza

Israele

di David Fiorentini
Durante il suo discorso in Assemblea Generale, l’Ambasciatore d’Israele presso le Nazioni Unite, Gilad Erdan, ha ricordato il 9 gennaio il compimento del primo compleanno di Kfir Bibas, un bambino israeliano rapito all’età di soli 10 mesi dai terroristi di Hamas a Gaza insieme a sua madre e al fratellino di 4 anni, dalla loro casa al Kibbutz Nir Oz.

“Kfir, il piccolo Kfir, è diventato il simbolo della crudeltà più vile conosciuta dall’uomo: la crudeltà di Hamas. Un quarto della vita di Kfir è stato trascorso come ostaggio, è stato rapito prima ancora di poter imparare a dire ‘mamma’”, ha esordito Erdan in un appello concitato alla Comunità Internazionale per il rilascio immediato degli ostaggi.

“Sta ricevendo il cibo e le vitamine necessarie per crescere e svilupparsi? Sta gattonando?” ha interrogato Erdan dal podio, scoprendo una torta dedicata al piccolo neonato. “Se ignorate la sofferenza dei nostri bambini, la sofferenza del piccolo Kfir, io sarò qui oggi a segnare il primo compleanno di Kfir. Vi ricorderò del vostro obbligo morale di lottare per Kfir e per il suo diritto a festeggiare il suo compleanno”.

“Questa torta è per te, tu sei la ragione per cui Israele sta combattendo giorno e notte. Il mio unico desiderio per te, per il tuo primo compleanno, è che il prossimo anno, se D-o vuole, festeggerai il tuo compleanno circondato dall’amore della tua famiglia e che vivremo in un mondo in cui alle Nazioni Unite importi della sofferenza dei bambini israeliani.”

Al termine del suo intervento, l’Ambasciatore Erdan ha chiesto al presidente della plenaria di lasciare la torta in sede come ricordo perpetuo della tragica situazione di cui lui e altri 125 cittadini israeliani sono costretti a soffrire e come monito alle nazioni per fare il possibile per riportare tutti gli ostaggi a casa.