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Precipita il conflitto fra Israele e Hamas: è guerra aperta

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Sabato notte Israele ha avviato un’operazione via terra a Gaza, mentre si aggrava il bilancio delle vittime palestinesi e inizia l’esodo all’interno della Striscia. In Israele continuano a piovere i missili: solo 160 nella giornata di domenica. In tutto 800 in cinque giorni, di cui 635 hanno colpito il sud, il centro e il nord del paese. Altri 147 sono stati intercettati dal sistema di difesa anti missili Iron Dome.

Incredulità e sgomento: voci da Israele

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di Ilaria Myr
Dopo l’assassinio del giovane palestinese, molte sono le analisi e le riflessioni comparse in questi giorni sui media. Come quella di Zeruya Shalev, Luciano Assin e di Fiamma Nirenstein.

Israele colpita dal Libano. Le sirene suonano in tutto il Paese, anche a Haifa

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Solo dalla notte di giovedì sono arrivati 350 missili su Israele, di cui 90 intercettati dal sistema Iron Dome, fra cui anche l’aeroporto Ben Gurion e Haifa. E gli attacchi arrivano anche dal Libano, da dove è stato sparato un proiettile. Nethanyahu invita i cittadini a prepararsi a un lungo conflitto, mentre Hamas risponde: “Siamo pronti a combattere per mesi”.

Oltre 160 missili su Israele. Si intensificano i bombardamenti su Gaza

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Nel solo giorno di martedì sono stati lanciati su Israele circa 160 missili, 116 esplosi e 23 intercettati: fra gli obiettivi, anche l’aeroporto di Ben Gurion e Gerusalemme. Mentre sale a 15 morti e centinaia di feriti il bilancio dell’operazione “Margine protettivo”, lanciata lunedì notte dall’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza.