“Rav Sacks, una luce per questa nazione”. Il ricordo del principe Carlo

di Paolo Castellano
Il 7 dicembre, durante la cerimonia che segna la fine dei 30 giorni di lutto – in ebraico shloshim – il principe Carlo del Regno Unito ha definito Jonathan Sacks, l’ex-rabbino capo d’Inghilterra, “una luce per questa nazione”. Tale dichiarazione è stata diffusa attraverso un video-messaggio che è stato guardato dai molti partecipanti al rito ebraico.

Dunque, il membro della Famiglia reale britannica ha elogiato le azioni di Rav Sacks, che è morto lo scorso 7 novembre. Anche altri autorevoli personalità mondiali hanno elaborato discorsi commemorativi, tra questi il presidente d’Israele Reuven Rivlin, l’ex-primo ministro britannico Tony Blair e Lord Jacob Rothschild.

«Attraverso i suoi scritti, sermoni e trasmissioni, Rabbi Sacks ha influenzato la vita di innumerevoli persone con la sua infallibile saggezza, con il suo profondo buonsenso e con una convinzione morale che, in un mondo confuso e confondente, era fin troppo rara», ha sottolineato il principe Carlo.

Come ha ricordato il presidente Rivlin, Sacks fu un convinto difensore della democrazia occidentale. Secondo il rabbino inglese, l’apparato democratico era infatti “il giusto modo per proteggere i valori del monoteismo” perché “la democrazia liberale crea spazio per le differenze”.

Come riporta il Jerusalem Post, la vedova Sacks, Elaine, ha dichiarato che negli ultimi 30 giorni ha voluto condividere e diffondere l’amore che ha ricevuto da suo marito:

«Vorrei salire le scale fino al suo studio e vederlo seduto ancora lì a scrivere. “Ascolta”, gli direi, “guarda cosa sta accadendo. Guarda quante persone hanno imparato da te, come ti ringraziano, come ti amano. Stanno scrivendo cose così commoventi su di te. Osserva quello che hai ottenuto”. Lui mi guarderebbe profondamente e annuirebbe dicendo: “C’è ancora così tanto da fare” e tornerebbe subito al lavoro».