Gli 11 atleti israeliani assainatio nell'attacco teroristico alle Olimpiadi di Monaco del 1972

Onorate all’inaugurazione di Tokyo 2020 le vittime israeliane del massacro di Monaco del 1972

di Ilaria Ester Ramazzotti
Nel corso della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo 2020, per la prima volta dopo quarantanove anni nel corso di una inaugurazione olimpica, si è svolta una commemorazione ufficiale in onore degli undici atleti israeliani assassinati nell’attacco terroristico delle Olimpiadi di Monaco del 1972. La commemorazione ha previsto un minuto di silenzio e la menzione di tutti i nomi degli undici atleti, oltre a danze eseguite in loro memoria. L’evento è stato riportato dal Times of Israel di oggi 23 luglio, giorno dell’inaugurazione.

“In particolare ricordiamo coloro che hanno perso la vita durante i giochi olimpici – ha comunicato il Comitato olimpico internazionale -. Un gruppo occupa ancora un posto forte in tutti i nostri ricordi e rappresenta tutti quelli che abbiamo perso ai Giochi: i membri della delegazione israeliana ai Giochi Olimpici di Monaco 1972”. I loro nomi erano: Moshe Weinberg, Yossef Romano, Ze’ev Friedman, David Berger, Yakov Springer, Eliezer Halfin, Yossef Gutfreund, Kehat Shorr, Mark Slavin, Andre Spitzer, Amitzur Shapira.

Le famiglie delle vittime di Monaco si battono da anni per un maggiore riconoscimento pubblico dei loro morti da parte del Comitato Olimpico Internazionale. “Finalmente c’è giustizia per i mariti, i figli e i padri assassinati a Monaco – hanno detto le vedove Ankie Spitzer e Ilana Romano, presenti alla cerimonia -. Abbiamo passato 49 anni di lotta e non ci siamo mai arrese. Non possiamo trattenere le lacrime. Questo è il momento che stavamo aspettando”. Durante i Giochi di Rio del 2016 si era tenuta per la prima volta una cerimonia commemorativa, ma non nel corso della cerimonia di inaugurazione.

Igal Carmi, capo del Comitato olimpico israeliano, ha dichiarato che Israele è grato per il tributo dato quest’anno e che “il Comitato Olimpico Internazionale [presieduto da Thomas Bach] ha risposto ai desideri delle famiglie delle undici vittime, commemorandole coraggiosamente alla cerimonia di apertura”.

Il Comitato ha scelto di celebrare nell’occasione dell’inaugurazione anche l’ex ginnasta israeliana di origine ungherese Ágnes Keleti, che quest’anno compie cent’anni, con alle spalle cinque medaglie d’oro olimpiche e numerosi altri premi. È la più anziana campionessa olimpica vivente.