Il nuovo addobbo natalizio “Bring them home Now” a sostegno della liberazione degli ostaggi di Hamas

di Pietro Baragiola
In vista del Natale, l’organizzazione civile Hostage and Missing Families Forum ha progettato un addobbo con il logo “Bring Them Home Now” per richiamare l’attenzione sui 129 ostaggi ancora trattenuti dai terroristi di Hamas a Gaza.

“In questo periodo festivo 138 anime non potranno stare con le loro famiglie e i loro cari” hanno scritto i membri dell’organizzazione sul loro account Facebook. “Per questo motivo abbiamo introdotto una speciale decorazione da appendere all’albero di Natale, aiutandoci a garantire che la situazione degli ostaggi rimanga in primo piano durante le feste”.

Creato sulla piattaforma Shutterfly e realizzato in ceramica, l’addobbo può essere acquistato in forma circolare o quadrata, riportando la scritta “Bring Them Home Now” su entrambi i lati o venendo personalizzato con una foto a vostra scelta.

Ogni acquisto è una donazione al forum e il ricavato sarà utilizzato per contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crisi degli ostaggi.

L’addobbo natalizio “Bring Them Home Now” è disponibile online sul sito https://solidarity.bringthemhomenow.net/.

Le iniziative dell’ “Hostage and Missing Families Forum”

L’organizzazione Hostage and Missing Families Forum è stata fondata dalle famiglie dei 240 ostaggi rapiti nell’orribile attacco terroristico del 7 ottobre, durante il quale persero la vita più di 1200 civili innocenti.

Il principale obiettivo dei volontari è quello di offrire supporto emotivo ai sopravvissuti e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione degli ostaggi rinchiusi a Gaza. Uno dei metodi per raggiungere tale scopo è stato pubblicare sul sito dell’organizzazione alcune testimonianze registrate in cui gli ostaggi liberati raccontano cosa hanno dovuto affrontare nelle numerose settimane di prigionia.

“Siamo ormai da più di 60 giorni in una crisi umanitaria globale” riporta il sito dell’Hostage and Missing Families Forum. “Ci sono 138 persone provenienti da quasi 30 Paesi ancora in ostaggio di Hamas. Il tempo per loro sta per scadere ed è imperativo per chiunque abbia voce in capitolo – leader mondiali, politici e, soprattutto, singoli cittadini – continuare a fare il possibile per riportarli a casa ora”.

Il motto “Bring Them Home Now” è anche il nome della raccolta fondi per sostenere le diverse campagne volte alla liberazione degli ostaggi. Questa iniziativa è stata lanciata con la vendita di medagliette con su incisa la frase in ebraico “הלב שלנו שבוי בעזה” (“Il nostro cuore è prigioniero a Gaza”) accanto alla scritta “Bring Them Home Now”.

Nel giro di poche settimane il negozio online dell’iniziativa ha ricevuto un ottimo riscontro da parte del pubblico e questo l’ha portato ad ampliare la gamma di prodotti disponibili, includendo magliette, cappelli e persino i dreidel, le trottole utilizzate per festeggiare l’Hanukkah.

Dopo che un grosso contingente di fedeli cristiani si è unito alla Marcia per Israele tenutasi a Washington lo scorso 14 novembre, l’Hostage and Missing Families Forum ha deciso di introdurre il suo primo addobbo natalizio.

Decorazioni natalizie controverse

Nonostante i prodotti dell’Hostage and Missing Families Forum siano molto apprezzati, altre compagnie sono state al centro di importanti controversie a causa delle decorazioni natalizie che hanno messo in vendita.

Primo tra tutti è l’equivoco che ha coinvolto Kmart, la nota catena australiana di grandi magazzini. Nella sua nuova campagna di promozione del tradizionale prosciutto di Natale, Kmart ha deciso di giocare con la parola inglese “ham” (“prosciutto”), decorando i propri sacchetti con la scritta “Merry Ham-mas”.

Questo prodotto ha attirato prontamente l’attenzione dell’Associazione Ebraica Australiana (AJA) che ha postato una foto del sacchetto sul suo account X, scrivendo: “sebbene sia una frase potenzialmente divertente, non è un bel vedere in un momento del genere”.

In un aggiornamento pubblicato solamente un’ora dopo il suo primo post, il presidente dell’AJA, David Adler ha affermato che Kmart era stata contattata e si era dimostrata subito disponibile nell’ammettere il proprio errore e rimuovere le buste di prosciutto dagli scaffali dei negozi e dal proprio sito web.

Ciononostante sono ancora numerose le decorazioni natalizie controverse che continuano ad essere messe in vendita su Internet, spronando l’odio tra le diverse fazioni del conflitto: sul sito Etsy è possibile trovare un addobbo con la scritta “F##k Hamas” (in cui gli asterischi sono sostituiti dalle stelle di David) mentre la pagina web premiumornament.com ha creato una decorazione con la scritta “F##k BLM Antifa & Hamas” (in cui gli asterischi sono sostituiti dalla bandiera israeliana e da quella americana).

Questo crescente clima di odio sotto Natale si è esteso fino a Betlemme, luogo di nascita di Gesù secondo i cristiani, dove tutte le decorazioni natalizie sono state rimosse e le celebrazioni sono state sospese per sostenere i terroristi di Hamas.