“Vestitevi di rosso, verde, nero o con una kefiah”: le indicazioni del sindacato dei giornalisti nel Regno Unito per la Giornata per la Palestina

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di Pietro Baragiola
Mercoledì 27 novembre il Trades Union Congress (TUC), la più grande confederazione del Regno Unito che rappresenta ben 48 sindacati ed oltre 5,5 milioni di lavoratori, ha lanciato una nuova direttiva sull’abbigliamento in ufficio per la cosiddetta “Giornata d’azione per la Palestina” di giovedì, l’evento organizzato per esortare un cessate il fuoco permanente a Gaza.

“Vestitevi di rosso, verde, nero o con una kefiah palestinese per mostrare la vostra solidarietà” ha scritto il TUC sul proprio sito web.

Numerosi sindacati hanno sostenuto questo appello, tra cui la National Union of Journalists (NUJ) che rappresenta decine di migliaia di giornalisti britannici tra cui molti alti funzionari della BBC.

Nella sua dichiarazione di solidarietà alla direttiva, la NUJ ha citato ‘registri che mostrano che almeno 135 giornalisti palestinesi sono stati uccisi dal 7 ottobre 2023’, omettendo però il massacro di Hamas e se questi giornalisti fossero o meno legati all’organizzazione terroristica.

Tutti i membri della NUJ sono stati incoraggiati a manifestare apertamente il proprio sostegno alla causa palestinese, gesto che ha indignato numerosi giornalisti della BBC, tra cui molti ebrei, che hanno abbandonato immediatamente il sindacato.

 

La reazione della BBC

“L’invito ad indossare questi colori è ipocrita e antisemita oltre che essere una violazione dell’impegno del nostro giornale a fornire informazioni imparziali” ha affermato un membro dello staff della BBC che ha voluto restare anonimo durante la sua intervista rilasciata al sito Jewish News. “Abbiamo lottato per mantenere il nostro NUJ libero dalla politica ed ora veniamo incoraggiati a violare le linee guida editoriali della BBC per sostenere la causa palestinese. Dov’è la giornata d’azione a sostegno dei giornalisti uccisi dai loro stessi governi in Medio Oriente, compreso quello di Hamas?”

Charlotte Henry, una reporter freelance che si è dimessa dalla NUJ, ha scritto sulla propria newsletter che, negli ultimi tempi, il sindacato è diventato ‘un ambiente ostile per gli ebrei’ e, per questo motivo, lei non vuole più farne parte.

Molti dipendenti ebrei della BBC hanno espresso il proprio disagio in merito all’invito di indossare colori palestinesi, affermando di ‘temere l’idea di incontrare manifestanti anche sul luogo di lavoro’.

“È chiaro che i membri che lavorano presso la BBC e nel servizio pubblico di radiodiffusione hanno importanti doveri in merito all’imparzialità e lavorano all’interno di precise linee guida che il nostro sindacato non vorrebbe mai che violassero” ha affermato un comunicato del NUJ in risposta ai suoi membri.

Ciononostante, il TUC ha rifiutato di commentare se, anche in passato, avesse mai chiesto ai lavoratori di indossare colori che rappresentavano una delle parti in conflitto, lasciando così la stampa a dubitare delle sue vere intenzioni. È previsto che molti membri si dimetteranno dai suoi sindacati in seguito a questa situazione.

“A prescindere dalle intenzioni dichiarate, il tentativo di portare la questione sul luogo di lavoro aggiungerà senza dubbio ulteriore malcontento all’atmosfera già belligerante che molti ebrei stanno affrontando nella propria vita quotidiana” ha affermato il Board of Deputies of British News in una dichiarazione rilasciata al sindacato dei giornalisti.

Anche i leader della BBC si sono rifiutati di condannare il tentativo di politicizzare il proprio giornale, incentivando così i dubbi sulla loro imparzialità già accesi dallo scandalo del rapporto del quotidiano Telegraph.

 

Il rapporto del Telegraph

A settembre, il Telegraph ha pubblicato una ricerca condotta dall’avvocato britannico Trevor Asserson che dimostra come la BBC abbia ripetutamente violato le sue linee guida editoriali sull’imparzialità, promuovendo la causa palestinese a discapito di quella israeliana nel corso di tutta la sua copertura del conflitto in Medio Oriente.

La ricerca ha rilevato ‘un modello profondamente preoccupante di parzialità contro Israele, associando il Paese al termine “genocidio” 14 volte in più rispetto a quanto lo abbia fatto con il gruppo terroristico di Hamas’.

Tra gli altri risultati del rapporto è emerso che la BBC ha ripetutamente minimizzato il terrorismo di Hamas, presentando invece lo Stato Ebraico come ‘una nazione militarista e aggressiva’.

La recente scelta dei leader della BBC di non rispondere alle domande dei media in merito all’invito della NUJ di indossare colori palestinesi in ufficio, peggiora ulteriormente la loro situazione davanti all’opinione pubblica.

“Non dicendo nulla, la BBC sta di fatto abbandonando la sua pretesa di imparzialità, permettendo ai suoi dipendenti ebrei di sentirsi intimiditi e continuando la discesa verso il campo di battaglia delle ideologie politiche” ha dichiarato l’ente mediatico HonestReporting sul proprio sito di notizie.