di Nina Prenda
Nel 2025 alle Maldive sono tornate leggi discriminatorie contro gli ebrei: per gli israeliani è vietato entrare nel Paese. Questa decisione, passata in sordina tra la comunità internazionale e in buona parte della stampa nazionale, è stata presa dal Parlamento maldiviano, il Majlis del Popolo, l’organo legislativo dello Stato.
Divieto per gli israeliani di entrare alle Maldive: cosa è successo
Il presidente delle Maldive Mohamed Muizzu ha ratificato il disegno di legge poco tempo dopo che è stato approvato dal Parlamento. La ragione di tale scelta sarebbe il compimento del “genocidio in corso da parte di Israele contro il popolo palestinese. La ratifica riflette la ferma posizione del governo in risposta alle continue atrocità e agli atti di genocidio in corso commessi da Israele contro il popolo palestinese”, ha affermato Mohamed Muizzu in una dichiarazione, presidente musulmano sunnita come prevede la Costituzione del Paese. Alla Maldive infatti non esiste la libertà di culto: nel 2008 un emendamento costituzionale ha negato ai non musulmani di poter ottenere la cittadinanza maldiviana e l’unica religione praticata è l’Islam sunnita.
Oltre alla discutibilità sulla ragione della scelta di vietare l’ingresso nello Stato agli israeliani per accusa di “genocidio”, oggetto d’analisi e discussione attuale ai vertici degli organismi internazionali, la discriminazione contro gli israeliani non ha avuto particolare eco, neanche per il fatto che un intero popolo come quello israeliano sia chiamato a rispondere e sia ritenuto responsabile coralmente per le strategie di guerra adottate dal suo governo. La misura è ovviamente unilaterale: ai palestinesi continuerà essere permesso di entrare alle Malvide nonostante il massacro compiuto dal governo della Striscia di Gaza il 7 ottobre 2023 ai danni di Israele. La versione finale del disegno di legge afferma che “fino a quando le azioni disumane svolte da Israele contro i civili palestinesi dal 7 ottobre 2023 non si concluderanno, le Maldive vieteranno l’ingresso di coloro che portano passaporti israeliani”.
Oltre al disegno di legge, Muizzu ha annunciato l’anno scorso che il suo paese avrebbe nominato un inviato speciale per aiutare i palestinesi. Nel dicembre del 2023, dopo diverse osservazioni anti-Israele, il Ministero degli Esteri israeliano avrebbe invitato gli israeliani a non visitare la nazione insulare. Nel giugno del 2024 il ministro della Sicurezza Nazionale della Maldive avrebbe tenuto una manifestazione intitolata: “Le Maldive in solidarietà con la Palestina”.
Seppure i dissidi tra i due Stati abbiano radici pregresse, la guerra in corso a Gaza ha intensificato i malumori e permesso la concretizzazione di leggi maldiviane discriminatorie contro gli israeliani, che da oggi in poi dovranno scegliere altri paradisi terrestri dove recarsi in vacanza. Il divieto dovrebbe applicarsi anche a circa 2 milioni di arabi, cittadini israeliani e con passaporto israeliano, di religione musulmana.