Il 14 gennaio nella Protomoteca del Campidoglio il vicesindaco di Roma Mariapia Garavaglia ha conferito il titolo onorifico di Ambasciatore di Roma nel mondo a personalità illustri che abbiano contribuito a diffondere e promuovere nel mondo l’immagine di Roma. Fra loro è stata nominata anche Daniela Di Castro, direttrice del Museo ebraico di Roma.
È un riconoscimento importantissimo, che in passato è stato dato a personaggi illustri, come Valentino e Storaro, Ozpeteck e Castellitto, Venditti e Ferilli – soprattutto del mondo dello spettacolo, ovviamente, perché non basta, per ottenere questo riconoscimento, fare qualcosa per la città di Roma ma occorre anche esportarne l’immagine nel mondo.
Daniela Di Castro si occupa di Roma da almeno 30 anni, ha scritto libri e saggi di successo su Palazzi storici della Capitale, come Pallavicini Rospigliosi, Altieri, Chigi, Barberini e su importanti raccolte d’arte.
Ha curato la sezione delle arti decorative per la grande mostra sul Settecento a Roma, si è occupata di cultura antiquaria con scritti e con due mostre, e ha contribuito da storica dell’arte ad una conoscenza più approfondita della città e del suo patrimonio culturale.
Il riconoscimento è dovuto soprattutto al lavoro che Daniela Di Castro svolge per il Museo ebraico di Roma, di cui ha curato il rinnovamento prima di assumerne la direzione nel 2005.
È stata un’operazione particolarmente impegnativa, che ha dato ottimi risultati. Dopo il rinnovamento, il numero dei visitatori del Museo è passato da 35mila a oltre 75mila. Molti di loro sono turisti, e oggi conoscono Roma, il suo patrimonio storico-culturale anche attraverso il Museo ebraico.
Il riconoscimento segue l’apertura della grande mostra Italia Ebraica, che Daniela Di Castro ha curato a Tel Aviv e che verrà ospitata anche in altre sedi nel mondo; anche questo lavoro ha costituito un’importante tappa per la diffusione della storia, dello stile di vita, del gusto degli ebrei italiani – e quindi degli italiani, e dei romani – nel mondo.