La Papua Nuova Guinea aprirà un’ambasciata a Gerusalemme

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di David Fiorentini
La Papua Nuova Guinea aprirà la sua prima ambasciata in Israele a Gerusalemme, ha annunciato il ministero degli Affari Esteri israeliano.

La nazione di circa 9 milioni di abitanti a maggioranza cristiana aveva instaurato relazioni diplomatiche con Israele nel 1978, ma non aveva mai aperto un’ambasciata in Israele, solamente un consolato a Tel Aviv.

Entro la fine dell’anno, il Paese oceanico diventerà uno dei pochi Stati ad avere un’ambasciata nella capitale israeliana dopo la storica manovra degli Stati Uniti voluta dal presidente Donald Trump. Oltre agli USA, ad oggi solamente Guatemala, Honduras e Kosovo hanno locato le rispettive ambasciate a Gerusalemme.

La mossa è stata concordata durante una conversazione telefonica tra il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen e il suo omologo della Papua Nuova Guinea Justin Tkatchenko.

“Vorrei ringraziare la Papua Nuova Guinea per i suoi legami radicati, per il suo sostegno costante nelle istituzioni internazionali e per la sua decisione di aprire un’ambasciata a Gerusalemme”, ha dichiarato Cohen in un comunicato. “Questa è un’ulteriore prova delle calde e importanti relazioni tra i Paesi”. I due hanno anche discusso dell’espansione delle relazioni economiche bilaterali, soprattutto nel campo dell’agricoltura e della tecnologia.

La Papua Nuova Guinea è una delle nazioni del Pacifico che votano regolarmente a favore di Israele alle Nazioni Unite. La decisione guineana, infatti, giunge tra vari segnali positivi provenienti dalle Isole Figi, in procinto di delineare un simile provvedimento.

Di recente, il primo ministro Sitiveni Rabuka aveva ammesso all’ambasciatore israeliano Roi Rosenblit che la sua sensazione personale è che “Gerusalemme debba essere la sede della nuova ambasciata delle Figi”.