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Il Comitato Olimpico: i Paesi che boicottano Israele non possono ospitare competizioni

Mondo

di Redazione
Le federazioni sportive internazionali devono assicurarsi che tutti i paesi possano competere nei loro tornei: è quanto ha sottolineato il Comitato Olimpico Internazionale, in seguito alla cancellazione del Campionato mondiale maschile di Squash in Malesia. Il paese asiatico aveva infatti vietato agli atleti israeliani di parteciparvi. Lo riporta il Jerusalem Post.

“Esortiamo tutte [le federazioni internazionali] a essere estremamente vigili nell’assegnare e organizzare le competizioni sportive internazionali”, hanno scritto il direttore sportivo del CIO Kit McConnell e il direttore della Solidarietà olimpica James Macleod.

Il CIO ha affermato che i capi delle federazioni sportive devono assicurarsi di ricevere assicurazioni scritte dai governi che ospitano i tornei che tutti gli atleti e le squadre ammissibili saranno in grado di competere ed essere trattati allo stesso modo senza alcuna discriminazione politica e di assicurarsi che tali assicurazioni siano implementate.

La lettera cita specificamente la cancellazione del World Team Squash Championship in Malesia per il rifiuto di Kuala Lumpur di consentire agli atleti israeliani di entrare nel paese, così come l’AIBA World Boxing Championship, in cui la Serbia non ha permesso alla squadra di boxe del Kosovo di competere.

Il CIO ha affermato che prevede di lavorare con i Comitati olimpici nazionali di Malesia e Serbia per trovare una soluzione a lungo termine con i loro governi: “in caso contrario tali paesi, purtroppo, si escluderebbero dal diritto di ospitare eventi sportivi internazionali fino a quando tutti le garanzie necessarie possono essere ottenute e rispettate. Seguire queste linee guida fa parte dei “principi fondamentali che governano il Movimento Olimpico”, afferma la lettera.

Il Campionato mondiale di squash maschile, che si terrà in Malesia questo mese, è stato annullato dopo che il paese non ha consentito agli atleti israeliani di competere e l’Associazione israeliana di squash si è rivolta all’arbitrato per cercare di costringere la World Squash Federation a spostare il torneo.