Giappone: è polemica sull’abolizione del Manji, simbolo simile alla svastica

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di Mara Vigevani

manjiPoche settimane fa, le cartine geografiche giapponesi sono state rivoluzionate… nessun cambiamento geografico, nessuna annessione o conquista territoriale ma tante modifiche di simboli proposte dall’Autorità di Informazione Geospaziale del Giappone. Obiettivo: chiarezza.

L’organizzazione nipponica ha capito che per accogliere i Giochi Olimpici che si terranno a Tokyo nel 2020, deve adattarsi alla simbologia occidentale. Ed ecco che la “H” che fino ad oggi indicava un Albergo in Giappone, ora diventerà la nostra conosciuta “H” di Ospedale mentre la “X” che fino ad ora indicava in Giappone una stazione di polizia, è stata sostituita dal disegno di un poliziotto.

Tali modifiche, tuttavia, non sono quelle che hanno fatto discutere i giapponesi nelle ultime settimane. Il grande cambiamento è stato, la sostituzione del Manji (卍), che rappresenta i templi, con una pagoda a tre livelli. Chiunque avrà capito il problema: Il Manji è quasi lo stesso simbolo della svastica nazista (cambia la direzione).

Il carattere del Manji è di origine sanscrita, e in Asia è stato usato per secoli come simbolo di prosperità, ricchezza e felicità dalla tradizione buddista: la maggior parte dei templi, in Giappone, ha il manji sulle loro facciate.  Il mondo accademico Giapponese si è dimostrato molto contrario ad abolire il Manji, proponendo di iniziare una campagna d’informazione al di fuori del Giappone sulla storia del simbolo, invece si annullare migliaia anni di tradizione.

“Abbiamo utilizzato questo simbolo per migliaia di anni prima che fosse adottato dai nazisti, quindi credo che sarebbe stato meglio mantenerlo e chiedere agli altri di comprenderne il vero significato” ha raccontato Makoto Watanabe, esperto di comunicazione presso l’Hokkaido Bunkyo University, al Telegraph.

L’opinione pubblica giapponese sui social network sembra essere divisa. I sostenitori del cambiamento dicono che eviterebbe confusione tra i turisti, mentre gli avversari dicono che non c’è bisogno di cambiare l’antico segno solo per soddisfare gli stranieri, bisogna invece, insegnare alla gente l’antica storia orientale. Altri sottolineano che la direzione del simbolo Manji gira in senso opposto dal simbolo nazista, quindi è diverso.

L’obiettivo è quello di rendere i simboli più facili da capire, ha detto Takayuki Nakamura, rappresentante della Autorità Geospaziale. “Un buon simbolo sulla mappa dovrebbe essere in grado di dire a un visitatore di cosa si tratta a prima vista”, ha detto.