Francia: la svastica sul sole

Mondo

di Nathan Greppi

L’estrema destra, il nuovo antisemitismo, il caso del movimento “Generazione Identitaria”: che ne sarà della patria dei diritti universali e delle libertà civili?

Avevano suscitato molto scalpore i video che, nel febbraio di quest’anno, mostravano il celebre filosofo ebreo francese Alain Finkielkraut insultato e minacciato per strada dai gilet gialli. Ma quei fatti non sono altro che uno dei tanti sintomi di un fenomeno più ampio: da anni in Francia l’antisemitismo è in forte crescita, sia quello di matrice islamista sia quello di estrema destra, tanto che il presidente Emmanuel Macron, negli stessi giorni dell’attacco a Finkielkraut, aveva dichiarato che l’antisemitismo nel Paese è ai livelli più alti dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Infatti, secondo l’Eliseo nel 2018 sono avvenuti 541 episodi di antisemitismo in Francia, il 74% in più rispetto all’anno precedente.

Il contesto Sociale
Come spiega un articolo del Guardian, il movimento dei gilet gialli nel corso del tempo è stato sempre più dirottato da estremisti sia di destra sia di sinistra, che hanno diffuso tra i suoi membri teorie complottiste che in alcuni casi vedono negli ebrei le “élite” da abbattere. Per il resto, negli ultimi mesi ci sono stati diversi episodi di antisemitismo legati all’estrema destra: sempre nel febbraio 2019 sono state disegnate delle svastiche, a Nizza, sul ritratto di Simone Veil, superstite della Shoah ed ex-presidente dell’Europarlamento, e anche su diverse lapidi di un cimitero ebraico di Quartzenheim, un piccolo comune dell’Alsazia. Questi e altri episodi hanno portato in quei giorni migliaia di francesi a manifestare per le strade contro l’antisemitismo, ai quali si sono uniti anche gli ex presidenti Hollande e Sarkozy.
A diffondere odio è anche la fasciosfera, la “fachosphère”, nome con cui gli osservatori chiamano un insieme di siti e blog neofascisti che diffondono odio contro gli ebrei su internet, analoga alle correnti più estreme dell’alt-right americana. Tra i vari siti che compongono questa galassia vi è quello di Egalité et Réconciliation, associazione fondata nel 2007 da Alain Soral, polemista più volte denunciato per istigazione antisemita: nel 2015, ad esempio, ha fatto la Quenelle, un saluto nazista al contrario, inventato dal comico Dieudonné (anch’egli membro dell’associazione di Soral) davanti al Memoriale della Shoah di Berlino. Col rischio di generalizzare, altri movimenti legati alla “fachosphere” sono il Groupe Union Défense, che negli anni Novanta inneggiava all’Intifada palestinese, l’Action Française, Dissidence Française e infine Bastion Social; gli ultimi due si ispirano ai neofascisti italiani di CasaPound.
Per quanto riguarda i partiti politici, negli anni quello che ha fatto più discutere è stato il Front National, oggi Rassemblement National: nonostante il fondatore, Jean-Marie Le Pen, sia stato espulso dalla figlia Marine per le sue tesi negazioniste, non si può dimenticare quando lei, durante la campagna presidenziale del 2017, disse che per tutelare la laicità gli ebrei non potevano indossare la kippah in luoghi pubblici. Inoltre, disse anche che gli ebrei non potevano avere anche la cittadinanza israeliana in quanto Israele non è un Paese europeo, e che la Francia non è responsabile per la deportazione degli ebrei francesi durante la Shoah.

I giovani di destra
Oltre ai casi in cui l’incitamento all’odio è chiaro, vi sono esempi di movimenti radicali dove il discorso si fa più complesso, anche per quanto riguarda il rapporto con gli ebrei: il più famoso, al momento, è senza dubbio Generazione Identitaria, movimento nato nel 2012 come ramo giovanile del partito Les Identitaires, che si è diffuso anche in altri Paesi occidentali, compresa l’Italia.
Se da un lato il movimento ha negato di essere razzista o antisemita, tanto che sono stati difesi dal giornalista ebreo francese Eric Zemmour, dall’altro lato si sono comunque fatti notare per episodi violenti e controversi: ad esempio, è emerso che Brenton Tarrant, l’uomo che il 15 marzo 2019 ha fatto una strage in due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, aveva fatto una donazione di 1.500 euro a Martin Sellner, capo del ramo austriaco di Generazione Identitaria. Strane e pericolose commistioni, a volte prevedibili, altre volte paurosamente sorprendenti.