La senatrice Liliana Segre

Passa al Senato la mozione Segre per la commissione contro razzismo e antisemitismo

Italia

di Ilaria Ester Ramazzotti
Palazzo Madama dice sì alla mozione di maggioranza, a firma della senatrice Liliana Segre, per l’istituzione di una commissione speciale dedicata a contrastare razzismo, antisemitismo e intolleranze. Alla votazione dello scorso 30 ottobre, che ha ricevuto il favore unanime dei senatori della maggioranza, si sono astenuti Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. In totale, 151 voti a favore e 98 astenuti. Nessun voto contrario. Se da un lato la maggioranza ha votato in modo compatto, sottolineando l’approvazione della mozione con lunghi applausi, dall’altro le opposizioni si sono astenute non condividendo appieno alcuni punti del testo o alcuni contenuti sui nazionalismi, poco chiari o lesivi, secondo alcuni parlamentari, della piena libertà di espressione.

Le polemiche sulle astensioni della destra

Non sono mancate le discussioni e le polemiche. “Io non voglio finire in un regime, voglio vivere in una nazione in cui chi non la pensa come questi signori di sinistra non viene segnalato all’autorità giudiziaria – ha detto Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, a Fuori dal Coro -. La mozione Segre arriva da lontano, l’aveva presentata la Boldrini nella passata legislatura. Parte dall’antisemitismo, e va benissimo, e poi si allarga e comprende il nazionalismo, che non è illegale, e anche chi diffonde stereotipi. Che c’è di odio in questo? A me non pare sia illegale essere nazionalisti. Cosa c’è di istigazione all’odio nelle parole ‘D-o, patria e famiglia’? E chi li decide gli stereotipi?”.

“Siamo contro il razzismo, la violenza, l’odio e l’antisemitismo senza se e senza ma – ha rimarcato Matteo Salvini -. Non vorremmo che però qualcuno a sinistra spacciasse per razzismo quella che per noi è una convinzione, un diritto, ovvero il ‘prima gli italiani’. Siamo al fianco di chi vuole combattere pacificamente idee fuori dal mondo però non vogliamo bavagli, non vogliamo uno stato di polizia che ci riporti a Orwell” La senatrice del Carroccio Stefania Pucciarelli, come riporta Rai News, aveva invece detto prima della votazione che il “non aver voluto trovare punti di condivisione per far nascere la commissione col consenso di tutti è stata un’occasione persa. Non per togliere nulla alla senatrice Segre, cui va tutta la nostra solidarietà, ma con questi presupposti il gruppo della Lega si asterrà”.

Molto critica invece la forzista Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia “La mia Forza Italia, la mia casa, non si sarebbe mai astenuta in un voto sull’antisemitismo. Stiamo tradendo i nostri valori e cambiando pelle. Intendo questo quando dico che nell’alleanza di centrodestra andiamo a rimorchio senza rivendicare la nostra identità. Se l’unità della coalizione in politica è un valore aggiunto, essa non può compromettere i valori veri, quelli che fanno parte della nostra storia”.

Il Pd, a fronte dell’astensione al voto, ha attaccato il centrodestra, come riporta anche La Repubblica: “Che vergogna – ha detto il segretario del Nicola Zingaretti – questa destra sempre più a trazione Salvini che cede alla piazza San Giovanni piena d’odio, rancore e violenza e boccia la commissione. E poi diteci che non c’è differenza tra destra e sinistra”. “Al Senato – ha in particolare dichiarato il deputato dem Emanuele Fiano – è andata in scena la vergogna, inaccettabile, dell’astensione di tutto il centrodestra sulla proposta di Liliana Segre per istituire una commissione sui discorsi d’odio nel web, il comportamento del centro destra rimarrà una macchia indelebile per la nostra storia parlamentare. Su questi temi non sono accettabili pelosi distinguo e manovre politiche di basso conio. L’astensione di tutto il centrodestra è un’offesa al Paese e alla sua coscienza e alla Memoria”.

Che cosa prevede la mozione e come sarà la commissione speciale

Composta da 25 membri, la commissione speciale disegnata dalla mozione Segre dovrà osservare, vigilare, studiare e proporre iniziative atte a contrastare eventi e manifestazioni di razzismo, antisemitismo, intolleranza, istigazione all’odio e alla violenza nei confronti di persone o gruppi sociali sulla base dell’etnia, la religione, la provenienza, l’orientamento sessuale, l’identità di genere o di altre particolari condizioni fisiche o psichiche.

Si prevede che la commissioni punti all’attuazione fattiva delle proposte legislative, delle convenzioni e degli accordi sovranazionali o internazionali in materia. Non mancherà un ruolo propositivo a favore di iniziative di contrasto, oltre che di controllo, dei fenomeni di odio oggi sempre più diffusi. Sotto la lente, verranno messi a fuoco i fenomeni di hate speech presenti sul web e tutte le espressioni di xenofobia, antisemitismo, intolleranza, ma anche nazionalismi, etnocentrismi, abusi, molestie e stereotipi che comportino stigmatizzazione e insulto.

“Occorre oggi corrispondere a istanze fortemente sentite, anche nelle sedi interparlamentari, come dimostra il fatto che il Consiglio d’Europa ha recentemente istituito laNo hate parliamentary alliance’, con lo scopo di prevenire e contrastare l’incitamento all’odio. Di questa rete fanno parte parlamentari di tutti i Paesi, che intendono impegnarsi a livello nazionale e internazionale contro l’odio in tutte le sue forme e in particolare contro l’hate speech – dice il testo della mozione -. Negli ultimi anni si sta assistendo a una crescente spirale dei fenomeni di odio, intolleranza, razzismo, antisemitismo e neofascismo, che pervadono la scena pubblica accompagnandosi sia con atti e manifestazioni di esplicito odio e persecuzione contro singoli e intere comunità, sia con una capillare diffusione attraverso vari mezzi di comunicazione e in particolare sul web. Parole, atti, gesti e comportamenti offensivi e di disprezzo di persone o di gruppi assumono la forma di un incitamento all’odio, in particolare verso le minoranze”.

Le dichiarazioni di Noemi di Segni, presidente Ucei

“Con il via libera all’istituzione di una commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, mozione che aveva come prima firmataria la testimone della Shoah e senatrice a vita Liliana Segre, il Senato ha dato un importante segnale a tutta la società italiana – ha dichiarato Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane -. In un’epoca caratterizzata dall’affermazione crescente di odio e parole malate, pervasive in ogni aspetto della nostra vita reale e virtuale, è infatti necessario che le istituzioni intervengano con la massima incisività, forza e autorevolezza. Nessuna esitazione ulteriore è possibile, davanti alla voragine che rischia di aprirsi davanti a noi”. La mozione “colma così un vuoto significativo e si propone di offrire nuove soluzioni al contrasto di questo fenomeno di drammatica e lacerante attualità. Complimenti quindi a Liliana per questo risultato. Grazie a tutti coloro che, da diverse posizioni politiche, l’hanno sostenuta e la sosterranno in questa sfida. Chi oggi si è astenuto non è esentato dal dovere di partecipare a questo impegno”.