Livorno gemellata con Gaza

Italia

di Ilaria Ester Ramazzotti

Il Municipio di Livorno
Il Municipio di Livorno

LIVORNO – La città di Livorno è gemellata con Gaza. Ma anche con Bat Yam. Così ha voluto lo scorso 11 febbraio il Consiglio comunale di Livorno. In ordine, è stata ratificata una mozione già approvata nel 2008 sul gemellaggio con la città di Gaza e rinnovato il gemellaggio con Bat Yam in Israele, che risale al 1962.

Il sindaco del Movimento 5 Stelle Filippo Nogarin aveva già rilanciato la proposta a favore e relativa a Gaza la scorsa estate, durante i giorni delle operazioni militari nella striscia: “Ambiamo in questo modo a poter svolgere, nella consapevolezza del nostro piccolo ruolo, un grande lavoro per poter contribuire a costruire un ponte di dialogo fra i due popoli”.

Dubbi e perplessità sono stati espressi durante la seduta consigliare sull’opportunità e sulla modalità di relazioni con Hamas, definita da alcuni una forza di governo a Gaza non democratica e autoritaria. Hanno tuttavia votato a favore del gemellaggio 27 consiglieri su 28 votanti. Favorevoli alla omologa procedura con Bat Yam si sono contati sempre 27 voti.

Fra le ragioni a favore sono state dichiarate la solidarietà alla popolazione residente a Gaza City e la volontà di creare uno strumento di cooperazione internazionale. Non sono stati stanziati fondi dedicati al progetto e rimangono ad oggi incerte, come rimarcato da alcuni consiglieri, le possibili modalità di finanziamento. Fra le principali forze politiche cittadine a sostegno dei gemellaggi, oltre al Movimento 5 stelle, la lista civica Buongiorno Livorno e il Partito Democratico.

Molto critica la Comunità ebraica livornese. “Lo spettacolo reso dal Consiglio Comunale è stato assai scarso : il trionfo del cerchiobbotismo (con l’ipocrita riproposizione di una mozione parallela sul gemellaggio con Bat Yam che però data luglio 1961….!…), palesi imbarazzi, imbarazzati silenzi e utili assenze, senza farsi mancare anche qualche strafalcione – scrive sul suo blog Gadi Polacco, membro della Comunità -. Il prezzo ideologico è stato quindi pagato, con tanto di ormai trite e ritrite riproposizioni di mantra antisraeliani “a prescindere”, per
dirla alla Totò. Il passaggio tragicomico lo si è avuto quando,in vari interventi, si è ricordato che soldi però non ce ne sono (a parte vaghe promesse della Giunta di recuperare qualcosa in qualche recondito angolino del bilancio) ma, nonostante ciò, si è  affermato che si supererà l’ostacolo Hamas arrivando direttamente alla gente (esilarante)……