Tel Aviv, Biden in visita ad alto rischio. Sostegno a Israele con appello alla moderazione

Israele

di Redazione
L’incontro tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, tenutosi questa mattina 18 ottobre a Tel Aviv, è stato un momento storico caratterizzato da un dialogo prolungato che ha superato notevolmente le aspettative iniziali.

VIDEO Biden atterra in Israele e abbraccia Netanyahu e Herzog

Come riportato dal Times of Israel, l’incontro, previsto per una durata di 30 minuti, si è esteso per oltre un’ora, simboleggiando l’importanza della relazione tra le due nazioni. Questa prolungata conversazione è stata comunicata da un portavoce del Primo Ministro Netanyahu, che ha sottolineato che tale estensione del tempo è spesso indicativa di un rapporto positivo tra i leader.

Durante questa missione diplomatica definita ad alto rischio, volta a mostrare solidarietà all’alleato degli Stati Uniti e garantire l’impegno di Israele nell’agevolare l’arrivo degli aiuti umanitari a Gaza, il presidente Biden ha anche emesso un avvertimento diretto per promuovere la moderazione nella regione, dichiarando: «Vengo in Israele con un semplice messaggio: non siete soli», ha detto parlando a Tel Aviv.

Nell’ambito delle dichiarazioni congiunte, il Primo Ministro Netanyahu ha espresso la sua profonda gratitudine per il sostegno inequivocabile degli Stati Uniti a Israele durante questi tempi difficili. Ha sottolineato che questo sostegno riflette la volontà schiacciante del popolo americano a favore di Israele, affermando: «Abbiamo visto il vostro sostegno ogni giorno nell’ampiezza e nella profondità della cooperazione che abbiamo avuto dall’inizio di questa guerra». Netanyahu definisce la cooperazione «veramente senza precedenti».

Netanyahu ha elogiato quindi il presidente Biden per aver fornito a Israele gli strumenti necessari per la sua difesa e per aver inviato un chiaro messaggio ai nemici di Israele, sottolineando l’importanza delle azioni in aggiunta alle parole. Ha citato anche l’invio di due portaerei statunitensi nella regione come un segnale di supporto concreto.  «Ma soprattutto, signor Presidente, il mondo vede quel sostegno e la chiarezza morale che lei ha dimostrato dal momento in cui Israele è stato attaccato».

Netanyahu ha affermato che Biden ha «giustamente tracciato una linea chiara tra le forze della civiltà e le forze della barbarie». Ha inoltre evidenziato il significato di questa visita, sottolineando che è la prima volta che un presidente degli Stati Uniti si trova in Israele in tempo di guerra. Ha paragonato l’unità richiesta per affrontare la minaccia di Hamas a quella richiesta durante la lotta contro il nazismo e l’ISIS. Netanyahu ha dichiarato: «Come il mondo si è unito per sconfiggere il nazismo e si è unito per sconfiggere l’Isis, dobbiamo essere uniti per sconfiggere Hamas. Israele è unito per sconfiggere Hamas».

Da parte sua, il presidente Joe Biden ha espresso profonda solidarietà con il popolo israeliano. Ha riconosciuto che la rabbia e il dolore che Israele ha sperimentato a seguito dell’attacco del 7 ottobre sono simili a quelli che gli Stati Uniti hanno provato dopo gli attacchi dell’11 settembre. Ha sottolineato che è fondamentale fare giustizia, ma ha esortato a non lasciare che la rabbia consumi le decisioni, riconoscendo che spesso ci sono prezzi da pagare e che la maggior parte dei palestinesi non è rappresentata da Hamas. «L’America è in lutto con voi e sta piangendo con voi – ha detto il presidente degli Usa -. Dobbiamo tener presente che Hamas non rappresenta tutto il popolo palestinese, ha sempre portato sofferenza», ha aggiunto. Il presidente ha quindi annunciato ulteriori pacchetti di aiuti per Israele per garantire la sicurezza dei civili, compreso il trasferimento della portaerei Ford nel Mediterraneo per svolgere un ruolo di deterrenza. Ha anche commentato l’esplosione all’ospedale di Gaza, suggerendo che potrebbe essere stata causata dalla parte opposta. Inoltre, ha criticato le azioni di Hamas, definendole orribili.

Il presidente Biden ha concluso il suo messaggio con un avvertimento agli Stati ostili ad Israele: «Se pensate di attaccare Israele, rinunciate a quest’idea, non fatelo. Con il sostegno americano, oggi Israele è più forte che mai».

Biden conferma Intelligence IDF: esplosione in Ospedale Gaza è opera della Jihad Islamica Palestinese

Come riportato dal The Jewish Chronicle, durante l’incontro con Netanyahu, Biden ha affermato che l’esplosione mortale nell’ospedale di Gaza della scorsa notte sembra essere stata causata da un razzo lanciato male dalla Jihad islamica palestinese, confermando l’Intelligence dell’IDF.

L’esplosione inizialmente attribuita a un attacco aereo israeliano ha causato la morte di centinaia di persone. Tuttavia, le informazioni dell’IDF hanno chiarito che si è trattato di un incidente dovuto a un razzo della Jihad islamica palestinese.

Il presidente Biden ha anche annunciato l’annullamento del viaggio ad Amman, dove avrebbe dovuto incontrare il re giordano e il leader dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas, a seguito delle dichiarazioni di tre giorni di lutto dopo l’esplosione nell’ospedale di Gaza.

Biden ha incaricato la squadra di sicurezza nazionale di raccogliere ulteriori informazioni e contesto sulla situazione. Ha chiarito che l’obiettivo è evitare l’espansione del conflitto e garantire che l’assistenza umanitaria, inclusi cibo, acqua, energia elettrica e medicine, possa raggiungere il popolo di Gaza. Va notato che Gaza è controllata da Hamas, un gruppo designato come organizzazione terroristica dagli Stati Uniti, che utilizza gli aiuti umanitari per scopi militari.

(Foto: Avi Ohayon per GPO)