Israele, gli scienziati vogliono coltivare il tartufo nel deserto del Negev

di Paolo Castellano

In cucina il tartufo è uno degli ingredienti più rari e costosi. Tanto che nel 2016 un cuoco cinese ha pagato oltre 100 mila euro per un unico esemplare di tartufo bianco. Il fungo cresce sottoterra, vicino alle radici degli alberi e delle piante. Per trovalo, la maggior parte dei cacciatori di tartufi impiega cani e maiali addestrati. Tra l’altro, l’Italia è uno dei principali esportatori di questa prelibatezza.

Tuttavia, i tartufi non crescono soltanto in luoghi con una florida vegetazione ma anche in territori inospitali come la zona desertica del Negev e per questo motivo gli scienziati israeliani stanno cercando di coltivare queste prelibatezze in un terreno arido.

Per migliaia di anni, il tartufo del deserto è stato una squisitezza soprattutto tra le comunità ebraiche mediorientali durante Pesach.

Come riporta Israel Hayom, i ricercatori israeliani stanno effettuando esperimenti nel Negev per scovare e coltivare il cosiddetto “tartufo del deserto“, famoso in Medio Oriente e Nord Africa. Questa tipologia di fungo cresce soltanto vicino alle radici di uno specifico arbusto e può costare tra i 45 e i 180 euro al kg.

«In Israele, gli unici che trovano i tartufi sono le tribù beduine locali», ha specificato Ofer Guy, scienziato di Ramat Negev nel Sud di Israele.

In virtù dell’alto valore di mercato, si stima che questo settore nei prossimi due decenni crescerà di 5 miliardi di euro.

(photo credit: The Jakarta Post)