“Per vincere le medaglie non ci si può mai fermare”: Israele vince i Campionati Europei di Para Dance Sport

Israele

di Pietro Baragiola
Venerdì 29 novembre la ballerina israeliana Tomer Margalit e il suo partner Orel Chalaf hanno conquistato il primo posto ai Campionati Europei di Para Dance Sport di Praga con una performance freestyle sulle note di “October Rain”, il brano scritto da Eden Golan in memoria delle vittime del 7 ottobre.

I due ballerini hanno dedicato la coreografia che li ha portati alla vittoria al ritorno degli ostaggi israeliani ancora prigionieri di Hamas, svolgendo alcune parti del numero completamente bendati e con indosso abiti strappati, sporchi o che sembravano macchiati di sangue.

La performance è stata supportata pienamente dal Comitato Paralimpico Israeliano e ha fatto molto discutere gli altri sfidanti della competizione.

“Molti dei nostri concorrenti ci hanno chiesto di spiegare il significato del brano che abbiamo scelto, il perché dei costumi e della nostra coreografia e abbiamo colto questa opportunità per richiamare l’attenzione sul massacro del 7 ottobre e sulla crisi degli ostaggi” ha affermato Margalit durante l’intervista rilasciata a Ynet News.

I Campionati Europei di Para Dance Sport 2024 si sono svolti dal 22 al 24 novembre e Margalit ha vinto il primo posto per ben tre volte in questa edizione, predominando persino nelle categorie di danza solista.

Tomer Margalit

Tomer Margalit è nata a Ness Ziona nel Distretto Centrale di Israele ed è confinata sulla sedia a rotelle dall’età di 14 anni, quando ha contratto la mielite trasversa.

“All’inizio è stata dura perché ero già una ballerina e non sapevo come avrei potuto continuare la mia passione” ha raccontato Margalit, oggi 29enne. “I miei amici e parenti mi suggerivano di ballare con la sedia ma non li ho mai ascoltati, almeno finché Limor Goldberg Samuel dell’Associazione Sportiva per i Disabili Israeliani mi ha chiesto di provarci.”

È stato così che Margalit è salita sulla sua prima sedia a rotelle da ballo al Beit Halochem di Tel Aviv e, quando la sua allenatrice ha acceso la musica, la ragazza si è innamorata di nuovo della danza.

“In quel momento ho davvero capito che non importa se sei su una sedia a rotelle o in piedi: lo sport è lo stesso” ha spiegato Margalit, aggiungendo che da allora non ha più smesso di ballare.

Oggi la giovane ballerina continua a vincere titoli internazionali e a mostrare con orgoglio la propria identità israeliana in tutto il mondo.

“L’allenamento non finisce mai. Come ogni atleta, bisogna sempre migliorare per ottenere risultati migliori” ha affermato Margalit. “Lavoriamo duramente, allenandoci per diverse ore al giorno. Abbiamo una routine di allenamento giornaliera strutturata che si concentra sulla resistenza e su ciascuna coreografia. Per vincere le medaglie, non ci si può mai fermare.”

Orel Chalaf

Partner di ballo di Margalit è il 21enne Orel Chalaf, maestro del latino americano che non ha esitato un secondo all’occasione di ballare con la giovane campionessa, nonostante la sua disabilità.

“Inizialmente mi è parso un po’ diverso, ma mi sono subito reso conto che, in termini di conduzione e di esecuzione degli elementi di cui abbiamo bisogno, è proprio come ballare con un partner in piedi” ha spiegato Chalaf a Ynet News. “Imparo ogni giorno qualcosa di nuovo da Margalit. È straordinaria e, in quanto campionessa europea, cerca di reinventarsi costantemente per portare qualcosa di nuovo e mantenere il suo titolo in ogni competizione.”

La scelta di inserire nella loro performance la canzone di Eden Golan ha provocato molto scalpore verso i due giovani ballerini.

October Rain” è un testo che far riferimento diretto all’attacco terroristico del 7 ottobre. La canzone è stata scritta originariamente per l’Eurovision Song Contest 2024 ma è stata rifiutata dall’European Broadcasting Union perché ritenuta ‘troppo politica’.

Golan ha deciso così di riformularne il testo, cambiando il titolo in “Hurricane”: un brano che si è classificato al quinto posto della competizione.

“Abbiamo scelto la versione originale perché l’abbiamo ritenuta il brano perfetto per accompagnare la nostra performance, in modo da spingere il pubblico a riflettere sulle condizioni degli ostaggi a Gaza” ha spiegato Margalit.

Avendo vinto il primo premio e conquistato i cuori della giuria, Chalaf e Margalit oggi sperano che entro la prossima edizione dei campionati europei gli ostaggi saranno ufficialmente tornati dalle loro famiglie e non ci sarà più bisogno di chiederne la liberazione.

 

(Foto: Keren Isaacson)