Il figlio dell’ultimo scià dell’Iran visita Israele per promuovere un futuro comune

Israele

di Francesco Paolo La Bionda
Reza Pahlavi, figlio dell’ultimo scià dell’Iran attualmente residente in esilio negli Stati Uniti, è arrivato in Israele lunedì 17 aprile, per un viaggio che è stato presentato come uno sforzo per ricostruire le relazioni tra le due nazioni. Pahlavi è stato accolto al suo arrivo all’aeroporto internazionale Ben Gurion, vicino a Tel Aviv, dal ministro dell’Intelligence israeliano Gila Gamliel (con lui nella foto), che lo ospiterà durante la sua permanenza.

“Siamo molto felici di essere qui e ci impegniamo a lavorare per il futuro pacifico e prospero che il popolo della nostra regione merita”, ha scritto Pahlavi su Twitter, dopo essere arrivato nello Stato ebraico insieme alla moglie.

Il richiamo al comune passato biblico

Pahlavi prima della partenza aveva commentato che “in quanto figli di Ciro, gli iraniani aspirano ad avere un governo che onori la sua eredità di supporto dei diritti umani e di rispetto della diversità religiosa e culturale, anche attraverso il ripristino di relazioni pacifiche e amichevoli con Israele e gli altri vicini dell’Iran nella regione”, riferendosi al re persiano che permise agli ebrei di tornare a Sion dall’esilio nel VI secolo a.C.

Le visite a Gerusalemme e in Cisgiordania

Martedì 18 aprile Pahlavi si è quindi recato a Gerusalemme, dove ha visitato il Muro Occidentale e ha partecipato alla cerimonia ufficiale per il Giorno della Memoria presso lo Yad Vashem, presso il quale ha anche incontrato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Il principe ereditario iraniano ha quindi fatto visita alla famiglia Dee nella loro casa nell’insediamento cisgiordano di Efrat, partecipando al loro lutto per la morte delle sorelle Maia e Rina e della loro madre Lucy in un agguato mortale teso loro da terroristi palestinesi durante la festività della Pasqua ebraica.

Quando Israele e Iran erano alleati

Dalla fondazione dello Stato ebraico nel 1948 fino alla rivoluzione guidata dall’ayatollah Khomeini del 1979, Israele e Iran sono stati alleati e in ottimi rapporti e hanno collaborato in particolare in materia di energia e di sicurezza. Dopo che lo scià filoccidentale Mohammad Reza Pahlavi, padre dell’attuale principe, fu deposto ed esiliato nel 1979, al posto della monarchia venne instaurato l’attuale regime teocratico islamista, che ha trasformato Israele nel suo più acerrimo nemico in nome della solidarietà religiosa con i palestinesi musulmani.