Un ostinato antisemitismo persiste nelle scuole olandesi

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di Ilaria Ester Ramazzotti

scuola-alunniIn Olanda l’antisemitismo è una tendenza persistente in alcune scuole, soprattutto fra gli alunni musulmani. Lo ha rilevato un recente rapporto commissionato dal Governo dei Paesi Bassi sul tema della discriminazione in ambito scolastico.

Nel rapporto, come cita il Jerusalem Post, il ministro dell’Istruzione olandese Jet Bussemaker ha scritto che il documento “mostra una realtà scomoda e talvolta dolorosa che deve tuttavia essere affrontata e trattata in conformità ai valori democratici”.

Intitolato Due mondi, due realtà; come fa un insegnante a trattarli, il resoconto è stato pubblicato questo mese dalla giornalista ebrea Margalith Kleijwegt, su richiesta del ministero olandese dell’Istruzione. “I comportamenti antisemiti sono un problema ricorrente in alcune scuole”, ha scritto Kleijwegt. “Alcuni li vedono come provocatori [da parte dei ragazzini], altri temono che vadano più in profondità, cioè che gli alunni apprendano atteggiamenti antiebraici a casa. Lo stesso vale per il crescente numero di studenti olandesi secondo i quali gli stranieri dovrebbero marcire e morire. Questa è [semplicemente]una provocazione? È qualcosa che imparano a casa”?

Lo studio è stato basato su numerosi sopralluoghi e visite effettuati nelle scuole a partire dal gennaio 2015, nonché sugli incontri con dozzine di insegnanti, mostra come spesso i maestri si sentano impotenti nei loro tentativi di modificare gli atteggiamenti violenti e i pregiudizi radicati nel pensiero di alcuni alunni, pregiudizi che riguardano in genere anche gli ebrei. In parallelo, la relazione ha anche riscontrato comportamenti razzisti rivolti contro bambini musulmani da parte di alcuni compagni di classe, in particolare dopo l’arrivo in Europa, lo scorso anno, di centinaia di migliaia di immigrati dal Medio Oriente.