Il vice-premier giapponese Tarō Asō

Il vicepremier giapponese Tarō Asō indigna le comunità ebraiche: “I motivi di Hitler erano giusti”

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di Paolo Castellano

Il vice-premier giapponese Tarō Asō Il vice-primo ministro giapponese Tarō Asō, parlando durante una convention del 30 agosto del partito liberal democratico giapponese, ha in un certo modo fatto degli apprezzamenti alle politiche degli anni ’30 di Adolf Hitler. «Non metto in discussione i motivi del politico – Asō ha detto – non discuto i suoi ideali politici. Ma i risultati sono importanti. Hitler, che uccise milioni di persone, non fu per nulla buono, anche se i suoi motivi erano nel giusto».

Come riporta Israel National News, le dichiarazioni di Asō hanno provocato la furia delle organizzazioni ebraiche sparse per il globo. Il Simon Wiesenthal Center negli Stati uniti ha criticato con vigore Asō, affermando che le sue parole siano “estremamente pericolose”.

Il centro di Rav. Abraham Cooper ha dichiarato: «Questo è solo l’ultimo elemento della preoccupante lista di inesattezze che possono davvero diventare pericolose… Quando i vertici giapponesi realizzeranno di avere un problema con l’ideologia nazista?». Anche altre organizzazioni ebraiche hanno protestato a gran voce. In un secondo momento Asō ha poi diffuso un messaggio in cui ha spiegato le sue intenzioni, chiarendo che egli non voleva giustificare le orribili politiche di Hitler. «È chiaro che tutte le mie osservazioni hanno messo in termini assolutamente negativi la figura di Hitler, ed è lampante che le sue motivazioni furono altrettanto sbagliate», Asō ha specificato. «È stato inappropriato citare Hitler… ».

Asō è stato in carica come primo ministro giapponese dal 2008 al 2009. Nella sua attuale posizione egli ricopre la carica di vice-primo ministro e di ministro delle Finanze. Il segretario generale del governo Yoshihide Suga inoltre aveva detto che Asō “avrebbe dato delle spiegazioni quando sarebbe stato pronto”. Questa non è la prima volta che Asō abbia fatto tali osservazioni. Nel 2008, Asō era stato criticato per aver paragonato le strategie del partito democratico a quelle dei nazisti. Nel 2013, egli si era inoltre rimangiato un commento in cui auspicava che i leader giapponesi cambiassero la costituzione sul modello di quella della Germania nazista.