Per Yom Hazikaron, Israele e il mondo ebraico ricordano le vittime della guerra e del terrorismo

Israele

di Nathan Greppi

A Yom Hazikaron, dal tramonto di domenica 30 aprile a quella di lunedì 1 maggio, in Israele vengono ricordati tutti coloro sono morti combattendo per lo stato o vittime di attentati. Secondo Ynet, il lunedì mattina le sirene sono suonate per due minuti, durante i quali le persone interrompevano le loro attività quotidiane. Inoltre, le alte cariche dello stato hanno tenuto una cerimonia in onore dei soldati caduti sul Monte Herzl, che non a caso è noto anche come “Il Monte della Memoria.”

Tra coloro che vi hanno partecipato vi sono il Presidente Reuven Rivlin, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu, il Capo di Stato Maggiore Gadi Eisenkot e il Giudice della Corte Suprema Miriam Naor, assieme alle famiglie dei caduti.

“Mia moglie e io abbiamo ospitato persone afflitte, che hanno perso i loro fratelli,” ha dichiarato Netanyahu nel corso della cerimonia. “I figli e le figlie dei caduti portano con sé ricordi toccanti del padri che hanno perso. E a volte scoppiano in pianti improvvisi che non trovano consolazione.” Ha inoltre citato suo fratello Yoni, morto durante l’Operazione Entebbe. “Ho visto genitori rimasti senza il loro Yoni, e i cui cuori si sono fatti di pietra.” Dopodiché ha aggiunto: “Cittadini di Israele, siamo tutti fratelli, nella buona e nella cattiva sorte. Sappiamo quale prezzo abbiano pagato i nostri cari un tempo.” Dopodiché ha concluso affrontando un tema più delicato: Hadar Goldin e Oron Shaul, due soldati presumibilmente uccisi a Gaza nel 2014, di cui Netanyahu spera di riavere indietro i corpi.

Il ministro della Giustizia Ayelet Shaked ha parlato durante un’altra cerimonia, a Kiryat Shaul. “Figlie e figli rimasti a casa avvolti nel dolore, genitori pieni di tristezza e ansia senza fine: a Yom Hazikaron il cuore di questo paese volge verso le vostre case per condividere il dolore e un comune destino. Vi diamo un enorme abbraccio, ricordiamo tutti i caduti, e le magnifiche persone che avrebbero potuto essere. Mentre elogiamo il loro carattere, siamo anche motivati dal potere della speranza di creare una società che sia fiera di loro. Una società che solidifichi la nostra indipendenza e salvaguardi la loro luce. Una società che espelli la discriminazione, facendo sì che l’unità, la solidarietà e servire il nostro paese siano valori di base. Una società che perseveri nel combattere i nostri nemici, e che vincerà nella lotta in cui loro hanno combattuto e sono caduti.”

Gli eventi si chiuderanno alle ore 20 in Israele (19 in Italia) con una cerimonia di accensione delle fiaccole che inaugurerà inoltre i festeggiamenti per Yom Ha’atzmaut.