La Comunità ebraica del Montenegro inaugura un nuovo Sefer Torah

di David Fiorentini

 

Quest’anno Lag BaOmer in Montenegro è stato molto più festoso, ha dichiarato il rav Ari Edelkopf, rabbino capo del Paese balcanico e rappresentante di Chabad.

 

“È un’occasione speciale perché porteremo un nuovo Sefer Torah da Israele”, ha dichiarato Edelkopf a JNS.

 

La comunità montenegrina ha accolto il sacro rotolo di pergamena, realizzato appositamente per la Comunità, con una grande parata per la festività ebraica di Lag BaOmer. A 33 giorni di distanza da Pesach, la ricorrenza celebra l’ultima rivolta del popolo ebraico guidata da Bar Kochbà contro l’Impero romano, oltre che l’anniversario della morte del famoso rabbino Shimon Bar Yochai.

 

Rav Edelkopf, invece originario di Los Angeles e trasferitosi nella comunità nel 2017 con la moglie Chani, è il primo rabbino permanente a Montenegro in circa un secolo.  La comunità ebraica locale, che conta circa 500 persone, è composta sia da Ashkenazim che da Sephardim, che ancora oggi parlano rispettivamente ladino e yiddish.

 

La vita ebraica in Montenegro però ha radici antiche e risale a ben prima del Medioevo. Prima della Seconda Guerra Mondiale, la Comunità contava solo una manciata di ebrei, ma durante le persecuzioni circa 300 ebrei sopravvissero alla Shoah nascondendosi nelle province del Montenegro settentrionale. Da questo nucleo si è poi rigenerata la vita ebraica nazionale, arrivando oggi a contare due sinagoghe: una nella capitale Podgorica e un’altra a Budva, che anch’essa ha accolto di recente una coppia Chabad.