Torà

Parashat Shemot. Dietro a un grande leader ci sono forti donne

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La parashà di Shemot parla dell’iniziazione alla guida di un uomo straordinario, ma appena sotto la superficie c’è una contro-narrazione di sei donne straordinarie senza le quali non ci sarebbe stato un Mosè, che appartengono a una lunga tradizione di donne forti nel corso della storia ebraica.

Yaakov benedice i suoi figli

Parashat Vayechi. Impariamo a sviluppare diverse qualità

Appunti di Parshà a cura di Lidia Calò
Da questa Parashà impariamo che sebbene ognuno di noi abbia i suoi particolari punti di forza, dobbiamo essere preparati, quando se ne presenta la necessità, a intervenire nelle nostre aree da sviluppare maggiormente e lavorare sodo per un compito da espletare, che altri non stanno portando a termine.

Parashà Toledot, Isacco benedice Giacobbe

Parashat Toledòt. La comunicazione è importante

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il Netziv (Naftali Zvi Yehuda Berlin, 1816–1893, decano della yeshiva a Volozhin) fece l’astuta osservazione che Isacco e Rebecca sembrano soffrire di una mancanza di comunicazione. Ha notato che la “relazione di Rebecca con Isacco non era la stessa di quella tra Sara e Abramo o Rachele e Giacobbe.

Parashat Vezot haberachà

Parashat Vezot Haberachà. L’incompletezza della vita di Mosè ci ricorda che l’ebraismo è l’espressione suprema della fede come tempo futuro

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La narrazione biblica non ha alcun senso di fine perché cerca costantemente di dirci che non abbiamo ancora completato il compito. Ciò resta da ottenere in un futuro in cui crediamo ma che non vivremo per vedere. Lo intravediamo da lontano, come Mosè vide la terra santa dall’altra parte del Giordano.

Pioggia

Parashat Ha’azinu. Che gli insegnamenti vengano assorbiti come pioggia

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Nella sua introduzione al poema di Ha’azinu, Moshe proclama: “Ya’arof ka-matar likchi” – “Possa il mio insegnamento riversarsi come pioggia” (32:2).  Il semplice significato di questa analogia è che Moshe spera che le sue parole pronunciate in questa poesia saranno efficaci nel produrre il risultato desiderato.