di Anna Balestrieri
La conferenza si è focalizzata sulle prospettive per Israele dopo la caduta del regime siriano. I relatori – i giornalisti Fiamma Nirenstein e Niram Ferretti – hanno evidenziato che, nonostante l’apparente possibilità di un cambiamento positivo, il rischio è che il vuoto di potere venga colmato da gruppi jihadisti, anziché da un sistema democratico e stabile. La caduta del regime, lungi dall’essere una vittoria definitiva, pone interrogativi complessi: chi prenderà il controllo?
siria
Trecentocinquanta attacchi aerei in sole 48 ore: cosa sta facendo l’IDF in Siria e perché?
di Sofia Tranchina
L’IDF stima di aver annientato tra il 70 e l’80% delle capacità militari del precedente regime, con l’obiettivo dichiarato di impedire che – a seguito del crollo delle infrastrutture statali e della ritirata dell’esercito siriano – armi sofisticate abbandonate cadessero in mani sbagliate: Hezbollah, jihadisti, o altri gruppi ostili ancor più pericolosi dei precedenti proprietari.
Diario minimo (di un conflitto). La casa di carta
di Luciano Assin
Nonostante i proclami di Abu Muhammed el Julani, il nuovo astro nascente dello scacchiere mediorientale, la prolificazione di etnie, minoranze e correnti sunnite e sciite unite nell’odio contro la dittatura halawita ma profondamente distanti fra di loro su come affrontare il futuro non promette nulla di buono. Qualche spunto di riflessione sullo scenario che si apre con la destituzione del regime Assad in Siria.
Israele, fuoco su (quasi) ogni confine
di Anna Balestrieri
Domenica notte, una serie di presunti attacchi aerei israeliani ha colpito diverse aree della Siria centrale. Mentre continuano i lanci di missili e droni dal sud del Libano, e si apre il fornte della Giordania, dopo un attacco terroristico al valico di Allenby, in cui sono morti tre israeliani.
L’Iran rafforza la sua capacità militare in Siria e tesse nuove relazioni diplomatiche
di Francesco Paolo La Bionda
Le forze armate iraniane hanno approfittato dei voli di soccorso inviati in Siria, a seguito del terremoto dello scorso febbraio, per trasportare segretamente anche armi ed equipaggiamento militare. Il segreto è stato rivelato dall’agenzia di stampa Reuters, che ha consultato diverse fonti siriane, iraniane, israeliane e occidentali.
Davanti alla catastrofe del terremoto in Turchia e Siria, anziché aiuti c’è chi semina odio contro Israele
di Paolo Salom
Gli amici veri si vedono nei momenti difficili. Accade per i singoli esseri umani come per le nazioni. Di fronte a tragedie come il terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria, con decine di migliaia di vittime, la macchina della solidarietà si è comportata come una cartina tornasole.
Il Presidente Walker Meghnagi: terremoto, terrorismo e Tikkun Olam
di Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano
Purtroppo nell’ultima settimana si sono susseguite due tragedie, anche se molto diverse tra loro: la prima, causata da un evento naturale
Terremoti in Turchia e Siria, una catastrofe. Superate le 30.000 vittime. Morta la coppia di ebrei dispersa
di Redazione
Sempre più drammatica la situazione in Turchia e nella vicina Siria. Finora, secondo diverse fonti, il bilancio del terremoto che ha devastato il sud-est turco e il nord-ovest siriano ha superato le 21 mila vittime. Gli esperti temono che il numero sia destinato a salire.
Sono due gli ebrei dispersi a seguito di terremoti mortali in Turchia. Le ricerche continuano
di Marina Gersony
Non ci sono ancora notizie precise sul numero effettivo di ebrei dispersi durante il terremoto devastante che ha colpito la Turchia. Il Jerusalem Post di ieri parlava di due ebrei di cui non ci sono tracce, notizia confermata mentre scriviamo.
Terremoto in Siria e Turchia: il contributo di Israele alle missioni di soccorso internazionali.
di Giovanni Panzeri
Israele, affiancato da altri stati ed organizzazioni internazionali, ha promesso l’invio di materiali e squadre di soccorso nei paesi colpiti. Un team di oltre 150 militari specializzati in missioni di soccorso è già stato schierato dall’IDF in Turchia, nelle aree di Gaziantep e di Adana. e umanitario stanno venendo pianificate.
Israele colpisce la presenza iraniana in Siria e si prepara a fermare il nucleare di Teheran
di Francesco Paolo La Bionda
I negoziati sul nucleare iraniano sembrano sempre più vicini a una conclusione e Israele, che si oppone fermamente a un nuovo accordo, ritenendo che non fermerà la corsa di Teheran all’atomica, manda segnali colpendo le milizie sciite in Siria e preparandosi all’eventualità di azioni militari in Iran.
Russia-Israele, all’orizzonte una crisi diplomatica sulla Siria?
di Paolo Castellano
Secondo alcuni funzionari israeliani, Mosca avrebbe chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di votare una risoluzione che condanni i presunti attacchi all’aeroporto di Damasco, che è stato così gravemente danneggiato da interrompere il servizio per giorni.