di Nathan Greppi
Ricco di mappe e immagini per illustrare il contesto oltreché di un’attenta ricostruzione storica, Ritorno a Sion è un libro assai utile per capire cosa sono davvero Israele e il sionismo, guardando oltre gli stereotipi e i luoghi comuni funzionali a chi vuole seminare odio e disinformazione. Una bussola per orientarsi in un’epoca di smarrimento collettivo.
Sionismo
“Il nostro impegno per un Israele democratico e una diaspora forte”. Il passato e il presente di Hashomer Hatzair e Meretz Italia
di Ester Moscati
In vista del Congresso Sionistico Mondiale, che si terrà a ottobre, parla Laura Gutman Benatoff, candidata per il gruppo Meretz Italia – Hashomer Hatzair. “Un patto generazionale”.
Herut Italia: una task force per rifondare l’immagine del sionismo
di Anna Coen
Contro la mala informazione nasce una nuova realtà sionista presieduta da Enrico Mairov, fra i sette gruppi che dal nostro Paese si sono messi in gioco per portare al Congresso Sionista mondiale di ottobre a Gerusalemme i propri rappresentanti.
L’Italia, che mi sta tanto a cuore, è diventata un focolaio di antisemitismo
Martin Buber, la spiritualità ebraica, la lotta per Israele
di Fiona Diwan
La questione ebraica e la rinascita di una spiritualità autentica. Theodor Herzl e Achad Haam, le due anime del sionismo, e il conflitto personale tra Martin Buber e Herzl, giudicato da Buber come un mero politico senza nessuna vera cultura ebraica. L’amore per Achad Haam e la vicinanza con la sua visione, Haam considerato il suo vero maestro, “pensatore entrato nella storia di Israele come la coscienza del sionismo”, scrive Buber.
Quando l’antifascismo esclude: il caso del rabbino Jun e il paradosso progressista
di Nina Deutsch
Difensore dei diritti umani e critico di Israele, ma non abbastanza per essere accolto nella lotta contro la supremazia bianca, il rabbino si è visto annullare l’intervento a una manifestazione contro i neonazisti per il suo sostegno a Israele.
L’ultimo treno di Angelo Levi Bianchini, ufficiale ebreo della Marina militare italiana che ebbe un ruolo nella storia del Sionismo
di Daniele Radzik
Il treno a vapore partirà dalla stazione di Damasco alle 5 di domani mattina, si fermerà a Der’a nel sud est della Siria, da dove poi sarà possibile viaggiare attraverso una linea secondaria fino al porto di Haifa in Israele o proseguire nel deserto verso Amman in Giordania, arrivando infine dopo 1320 chilometri e 48 ore di viaggio nella città santa di Medina in Arabia Saudita.
Twitch vieta l’uso del termine “sionista” come insulto
di David Fiorentini
In un post sul proprio blog ufficiale, l’azienda di proprietà Amazon ha spiegato di voler proibire “l’uso di termini che, pur non essendo dannosi o offensivi di per sé, possono essere utilizzati come insulti o per denigrare altri in determinati contesti”. Secondo la nuova politica, è consentito utilizzare il termine “sionista” per commentare l’ideologia o il movimento politico che ha portato alla fondazione di Israele, ma non per insultare ebrei o israeliani.
Dove nasce il diritto di Israele ad esistere come Stato
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] Israele è uno dei pochissimi Stati al mondo la cui stessa esistenza è dalla sua istituzione combattuta apertamente con le guerre, il terrorismo, i processi politici e diplomatici, i media. Ma è anche uno dei pochi la cui sovranità è stabilita da trattati e voti formali delle istituzioni internazionali.
New York University: i “sionisti” diventano una categoria protetta. E i pro-pal protestano
di Nathan Greppi
La New York University ha recentemente deciso di includere il termine “sionista” tra le categorie protette ai sensi della sua politica contro le discriminazioni e le molestie. Questo drammatico sviluppo fa parte di una tendenza più ampia di disordini nei campus statunitensi, che dopo la pausa estiva sono ricominciati all’inizio del nuovo anno accademico.
Ma vi sembra normale? Quello che il mondo accetta dai palestinesi e non accetterebbe da nessun altro sulla terra
di Ester Moscati
L’ultima notizia lascia stupefatti: l’ONU ha detto di aver licenziato nove dipendenti dell’UNRWA, coinvolti negli attacchi del 7 ottobre. Licenziati? Solo??? Ma sono molti altri gli aspetti della crisi mediorientale che rivelano una incomprensibile accondiscendenza verso i palestinesi.
Meta aggiorna la sua politica di moderazione per “sionista” usato nei discorsi d’odio online contro ebrei e israeliani
di Pietro Baragiola
L’azienda ha annunciato un aggiornamento che rimuoverà tutti i post con la parola “sionista” e i suoi derivati come proxy per prendere di mira ebrei o israeliani. Allo studio anche la possibilità di estenderlo anche allo slogan filopalestinese “dal fiume al mare”, spesso usato in relazione all’eliminazione di Israele.