di Pietro Baragiola
I funzionari egiziani hanno dato il via a diverse trattative per avvicinare le due fazioni, colloqui che si sono ulteriormente intensificati dopo il cessate in fuoco in Libano della scorsa settimana. Forte il sostegno degli Usa:
Qatar
Capi di Hamas cacciati dal Qatar si spostano in Turchia
di David Fiorentini
Dal 2012, il Qatar ospita l’ufficio politico di Hamas, agendo come mediatore nelle negoziazioni indirette con Israele. Tuttavia, lo scorso 8 novembre, l’amministrazione Biden aveva richiesto al Qatar di espellere i leader dell’organizzazione terroristica palestinese, in seguito al loro continuo rifiuto di raggiungere un accordo.
Hamas rifiuta la proposta egiziana per il rilascio degli ostaggi
di Redazione
La proposta sarebbe iniziata con un cessate il fuoco iniziale di 48 ore, durante il quale Hamas avrebbe preparato il rilascio di quattro ostaggi israeliani nei 10 giorni successivi, che dovevano essere donne, anziani o malati. In cambio, Israele avrebbe rilasciato circa 100 prigionieri palestinesi per la sicurezza. Ma il gruppo vuole il cessate il fuoco illimitato.
Mediatori in azione: proposta di tregua di 30 giorni e rilascio di 11-14 ostaggi a Gaza in discussione
di Anna Coen
Una versione aggiornata della bozza in discussione presentata dal capo del Mossad per il conflitto in Medio Oriente non contempla il ritiro totale delle truppe israeliane né un cessate il fuoco, punti essenziali richiesti da Hamas negli ultimi giorni. Ancora numerosi dubbi aperti per la questione del rilascio dei prigionieri e la proposta di una tregua temporanea di un mese.
Colloqui di pace a Doha: nuovi sforzi e crescente tensione
di Anna Balestrieri
Il vertice della svolta, nelle speranze del presidente americano Joe Biden, ha visto leader e diplomatici di vari paesi convergere con l’obiettivo di affrontare i conflitti in corso e tentare di promuovere una stabilità a lungo termine. Ma ancora non si è arrivati ad alcun accordo.
Stati Uniti e Qatar al tavolo per espellere i capi di Hamas da Doha
di David Fiorentini
Da anni, Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas, insieme ad alti funzionari come Moussa Abu Marzuk e Khaled Mashal vivono in lussuose ville nella capitale qatariota, lontano da Gaza. Nel resoconto però non sono forniti ulteriori dettagli sulle tempistiche o sulle modalità presumibilmente impiegate per raggiungere l’obiettivo.
Come garantire la sicurezza d’Israele? Intervista a Yigal Carmon
di Nathan Greppi
«Lo scorso 31 agosto, avevo scritto un articolo in cui avvertivo sul probabile scoppio di una guerra fra settembre e ottobre. Nessuno mi ha ascoltato, perché sono stati sottovalutati tutti i segnali. Negli ultimi dieci anni, Hamas ha ricevuto miliardi di dollari dal Qatar».
Trattative ostaggi e cessate il fuoco in corso. Hamas valuta accordi, Israele riunito per decisioni cruciali
di Redazione
Il piano include il rilascio di prigionieri palestinesi – tre per ogni ostaggio -, la temporanea rimozione delle truppe israeliane dalle zone densamente popolate di Gaza e un aumento degli aiuti umanitari. Il documento prevede pause successive oltre le sei settimane, con la liberazione di prigionieri militari israeliani e corpi di ostaggi morti.
Ostaggi in pericolo: corsa contro il tempo per consegnare medicinali. Francia e Qatar collaborano per salvare vite
di Redazione
Cinque camion hanno superato un controllo di sicurezza al valico di Kerem Shalom sul confine tra Israele e Gaza. In base all’accordo mediato da Qatar e Francia, due aerei militari del Qatar hanno consegnato gli aiuti all’aeroporto egiziano El Arish, vicino al confine di Rafah con Gaza.
Jihad Islamica e Hamas divulgano due nuovi video con ostaggi. Israele: “guerra psicologica atroce”
di Redazione
Si tratta di Chaim Peri, 79 anni, Amiram Cooper, 84 anni, e Yoram Metzger, 80, del kibbutz Nir Oz. “Hanno bisogno di cure, non stanno bene”, lamentano i parenti. Mentre proseguono le trattative con il Qatar per arrivare a un accordo con Hamas per la liberazione degli ostaggi.
Israele e il mondo arabo, rapporti che cambiano. Intervista ad Anna Mahjar-Barducci
di Nathan Greppi
Prima degli attacchi di Hamas del 7 ottobre, Israele sembrava essere in procinto di trovare un accordo di pace con i sauditi, grazie alla mediazione americana. Ma adesso, viene da chiedersi che impatto avrà la guerra a Gaza sui legami con i paesi arabi costruiti negli ultimi anni: ne usciranno intatti o compromessi? Ha provato a risponderci la giornalista e scrittrice italo-marocchina.
Il Parlamento Europeo condanna gli attacchi terroristici di Hamas e riconosce il diritto di Israele all’autodifesa
di Redazione
Nella risoluzione approvata giovedì con 500 voti a favore, 21 contrari e 24 astensioni, i deputati condannano gli attacchi brutali, esprimono il loro sostegno a Israele e sottolineano che “l’organizzazione terroristica Hamas deve essere eliminata”. Chiedono anche l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi rapiti da Hamas.