Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
L’intera storia dell’Eden, ambientata agli albori della storia umana, è una parabola il cui messaggio possiamo comprendere oggi meglio di qualsiasi altra generazione precedente: senza un senso del limite, distruggeremo la nostra ecologia e scopriremo di aver perso il paradiso.
Parashà
Parashat Korach. Un leader deve sapere distinguere le critiche al suo ruolo da quelle alla sua persona
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Nel caso di Mosè, la sua più grande forza è stata anche la sua più grande debolezza. La sua rabbia per l’ingiustizia l’ha reso famoso come leader. Ma si lasciò provocare dalla rabbia del popolo che guidava e fu questo, secondo il Rambam, a fargli perdere la possibilità di entrare nella Terra d’Israele.
Parashat Shelach Lechà. Il fallimento non è sconfitta, ma apprendimento
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Dio non ci chiede di non fallire mai. Ci chiede di dare il meglio di noi stessi. Ci solleva quando cadiamo e ci perdona quando falliamo. È questo che ci dà il coraggio di rischiare. Questo è ciò che sapevano Giosuè e Caleb, l’uno grazie al cambio di nome, l’altro grazie all’esperienza del suo antenato Giuda.
Parashat Behaalotechà. Mosè, il grande leader che portò il popolo ebraico a trovare la forza di cambiare
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Mosè rimane il più grande leader che il popolo ebraico abbia mai conosciuto, l’uomo che quasi da solo ha trasformato gli israeliti in una nazione che non si è mai arresa o ha ceduto alla disperazione.
Parashat Bamidbar. Il deserto, momento di serenità e di passaggio per il popolo ebraico
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il deserto non era quindi solo un luogo, ma uno stato d’essere, un momento di solidarietà, a metà strada tra la schiavitù in Egitto e le disuguaglianze sociali che sarebbero poi emerse in Israele, un ideale da non dimenticare mai, anche se mai più pienamente catturato nello spazio e nel tempo reali.
Parashat Bechukotai. D-o non abbandona e non abbandonerà il suo popolo
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
L’idea che il cristianesimo rappresenti il rifiuto di Dio nei confronti del popolo ebraico, del “vecchio Israele”, è impensabile in termini di monoteismo abramitico. Dio mantiene la Sua parola anche se gli altri vengono meno alla loro. L’Antico Testamento non è vecchio. L’alleanza di Dio con il popolo ebraico è ancora viva, ancora forte. Il riconoscimento di questo fatto ha trasformato il rapporto tra cristiani ed ebrei e ha contribuito a cancellare molti secoli di lacrime.
Parashat Behar Sinai. L’ebraismo ama e vigila sullo straniero
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
I diritti delle minoranze sono il miglior test di una società libera e giusta. Fin dai tempi di Mosè sono stati al centro della visione del tipo di società che Dio vuole che creiamo nella terra d’Israele. È quindi fondamentale che oggi li prendiamo sul serio.
Parashat Emor. Il doppio ciclo del tempo ebraico
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
C’è lo Shabbat e ci sono le feste, che vengono annunciate separatamente. Lo Shabbat è stato santificato da Dio all’inizio dei tempi per tutti i tempi. Le feste sono santificate dal popolo ebraico, al quale è stata data l’autorità e la responsabilità di fissare il calendario.
Parashat Kedoshim. L’etica dell’ebraismo considera le complessità della morale
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La strana raccolta di mitzvot in Kedoshim si rivela non essere affatto incomprensibile. Il codice di santità vede l’amore e la giustizia come parte di una visione totale di un universo ordinato in cui ogni cosa, persona e atto hanno il loro giusto posto, ed è questo ordine che viene minacciato quando il confine tra diversi tipi di animali, cereali, tessuti viene violato; quando il corpo umano viene lacerato; o quando le persone mangiano il sangue, per alimentare la vita.
Parashà Acharè Mot. Il diritto degli ebrei ad avere una terra
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Gli ebrei hanno bisogno di una terra perché sono una nazione incaricata di portare la Presenza Divina in essa: negli spazi condivisi della nostra vita collettiva, non da ultimo – come chiarisce l’ultimo capitolo della parashà di Akhare Mot – attraverso il modo in cui conduciamo le nostre relazioni più intime, una società in cui il matrimonio è sacrosanto e la fedeltà sessuale la norma.
Parashat Tazria. La calunnia avviene di nascosto, ma viene sempre smascherata
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Questo è uno dei passi biblici meno poetici, le leggi relative alle malattie della pelle e alle muffe. Il calunniatore diffonde le sue menzogne in privato, ma la sua malvagità viene esposta in pubblico. Prima i muri della sua casa proclamano il suo peccato, poi gli oggetti di cuoio su cui si siede, poi i suoi vestiti e infine la sua stessa pelle.
Parashat Shemini. La sfida è trovare un equilibrio fra struttura e spontaneità
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La tragedia di Nadav e Avihu è che hanno commesso l’errore di comportarsi come Profeti quando in realtà erano Sacerdoti. Ma abbiamo ereditato entrambe le tradizioni, e saggiamente, perché senza struttura il giudaismo non avrebbe continuità, ma senza spontaneità non avrebbe nuova vita.