di Nina Prenda
“Non bisogna fare confusione tra due ruoli incomparabili – ha dichiarato il rabbino capo di Roma -. Lui è il Primo Ministro dello Stato di Israele mentre noi siamo la comunità ebraica, quella di Roma, presente in questa città da prima che venissero i cristiani. Non è un rapporto molto semplice quello con la Chiesa cattolica, è una storia di contrasti ed amicizia. Noi dal nostro punto di vista locale vediamo le cose vivendo in mezzo ai cristiani”.
Papa Francesco
Morto Papa Bergoglio: i messaggi di cordoglio delle istituzioni ebraiche e israeliane
di R. I.
Questa mattina alle 7.30, è morto a Roma Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, nato in Argentina il 17 dicembre 1936, salito al trono di Pietro il 13 marzo 2013. Le condoglianze di Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano, dell’UCEI e di Israele.
Rav Di Segni: “La guerra scatenata dal 7 ottobre ha fra le sue vittime il dialogo ebraico-cristiano”
di Redazione
Pubblichiamo di seguito l’intervento integrale del Rabbino Capo di Roma Rav Riccardo Di Segni, nell’ambito dell’incontro “Pellegrini di speranza” alla Pontificia Università Lateranense, in occasione della trentaseiesima Giornata per il dialogo tra cattolici ed ebrei.
Dialogo ebraico-cristiano per il Giubileo. Rav Arbib: “È un momento di crisi per il dialogo interreligioso”
di Nathan Greppi
“Quest’anno c’è stata una scarsa empatia e una sottovalutazione della questione dell’antisemitismo e dell’antigiudaismo – ha dichiarato il rav in merito al dopo 7 ottobre -. “se anche il mondo religioso avesse fatto una pressione maggiore per la liberazione degli ostaggi, forse oggi saremmo ad un punto diverso da tutti i punti di vista”. E per le migliaia di sfollati israeliani, ha sottolineato, non c’è stata la stessa solidarietà verso Gaza.
L’ambasciatore israeliano in Vaticano in visita alla Comunità Ebraica di Milano
di Michael Soncin
«Quando all’indomani del 7 ottobre non abbiamo sentito una chiara condanna delle atrocità, siamo rimasti delusi». È quanto ha detto Yaron Sideman, Ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, durante una visita alla comunità ebraica milanese il 4 dicembre.
“Il Papa sta con i nemici dell’Occidente, e su Israele ha sempre avuto un atteggiamento poco equilibrato”
di Nathan Greppi
Dopo le parole del Papa, parla a Mosaico la studiosa Lucetta Scaraffia, già docente di Storia Contemporanea presso l’Università La Sapienza di Roma. “Il Papa, nella migliore delle ipotesi, vuole trattare gli ebrei come un popolo uguale a tutti gli altri, e nella peggiore gli stanno antipatici. Però gli ebrei non sono un popolo come gli altri per i cristiani, ma sono la radice del cristianesimo”.
“Indagare se c’è un genocidio”. Papa Francesco contro Israele
di Nathan Greppi
Stanno facendo discutere le recenti parole di Papa Francesco, il quale nel suo ultimo libro ha affermato in merito all’operazione militare israeliana contro Hamas a Gaza che bisognerebbe “indagare con attenzione per determinare se s’inquadra nella definizione tecnica di genocidio formulata da giuristi e organismi internazionali”. Il comunicato dell’Assemblea Rabbinica Italiana.
La lettera a Papa Francesco scritta da Naveh Shoham, il bambino di 9 anni ex ostaggio di Hamas
di Pietro Baragiola
Il padre di Naveh, Tal Shoham, è ancora prigioniero a Gaza, e il bambino ha deciso di scrivere una lettera al capo della Chiesa cattolica, Papa Francesco, per chiedergli aiuto nel motivare i leader mondiali a sostenere il rilascio degli ostaggi. E il Pontefice gli ha risposto.
“Non è guerra, è terrorismo”: polemica per le parole di Papa Francesco. La nota della Assemblea dei Rabbini d’Italia
di Nathan Greppi
Il 22 novembre, Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano due delegazioni, una israeliana e l’altra palestinese, con le quali parlare della situazione. Ma le sue parole hanno suscitato polemiche per l’equiparazione tra Hamas e Israele.
Il Papa “malato” non parla con i Rabbini d’Europa ma nel pomeriggio “guarisce” per i bambini
di Ester Moscati
Con voce forte e chiara Papa Francesco parla con i bambini del mondo e risponde a decine di domande, dalla pace ai bambini in guerra, a cosa sogna di notte, a custodire il creato. Ma per i Rabbini d’Europa il Papa non ha voce, consegna un discorso, che se lo leggessero da soli.
Un posto sotto questo cielo: il rapimento di Edgardo Mortara e il j’accuse di Daniele Scalise
di Giovanni Panzeri
“Il caso Mortara è il simbolo di una violenza perpetrata per centinaia d’anni. È un chiaro episodio di antisemitismo, uno dei tanti, che tutti i non ebrei dovrebbero intestarsi” spiega Daniele Scalise durante la presentazione del suo libro Un posto sotto questo cielo, nella serata promossa dalla Comunità Ebraica e dall’Associazione Pier Lombardo il 12 settembre al Teatro Parenti.
Lettera aperta a Papa Francesco: il ‘caso Mortara’ e il Silenzio della Chiesa Cattolica
di Daniele Scalise
Dopo 165 anni, la vicenda che travolse quelle creatura continua a essere assediata dal silenzio della Chiesa cattolica e delle sue massime autorità, un tacere tanto assordante da far ritenere autorizzate voci minori e sconsiderate a rivendicare come legittimo quel gesto delittuoso giustificandolo mostruosamente quale imperscrutabile segno divino di salvezza