di Luciano Assin
Il nucleare iraniano? Solo un gigantesco buco nell’acqua, costato anni di sacrifici e ritardi enormi nello sviluppo economico generale del paese degli ayatollah. Lo dice Sever Plotzker, il maggiore commentatore economico di Yedioth haAhronot.
Israele
Nel caos, l’ordine di Nahum Tevet
Il 10 novembre si inaugura a Milano la personale dell’artista israeliano che mescolando geometrie perfette e disordine compositivo, va alla ricerca di un ordine alternativo
JSTREET e JCALL: Ebrei americani ed europei per “due popoli-due stati”.
di Giorgio Gomel
Il resoconto di Giorgio Gomel, rappresentante di JCall-Italia, sulla conferenza annuale di JStreet a Washington e il colloquio “Israele-Palestina al 2020” organizzato da Jcall a Parigi.
Tutte le vie dell’oro verde portano alla pace
di Luciano Assin
L’olivo, il frutto tipico dell’area mediterranea diventa oggi un progetto Unesco per la convivenza tra i popoli della regione
1973-2013: la guerra del Kippur, lunga 40 anni
di Luciano Assin
A quarant’anni dalla guerra, a pochi giorni dalle celebrazioni per l’anniversario, una riflessione su uno dei momenti più dolorosi e controversi della storia di Israele. Insieme, il video della “Canzone dell’inverno” in una toccante esecuzione delle maggiori star della musica leggera israeliana
La lista che ci piace leggere
Il premio Nobel 2013 per la chimica è andato a Arieh Warshel e Michael Levitt; il numero degli israeliani insigniti del prestigioso premio dal 1948 ad oggi, sale così a quota 12
È morto a Gerusalemme Rav Ovadia Yosef
Già rabbino capo sefardita di Israele e leader spirituale del partito religioso Shas. Dopo l’annuncio della morte, i suoi discepoli si sono raccolti per piangere la sua scomparsa.
La Siria è più vicina
di Luciano Assin
Zakhi Jumma’a, arabo israeliano, è stato ucciso in Siria dove era andato a combattere insieme ai ribelli. La notizia porta alla ribalta un problema non marginale: la presenza in Israele di un movimento islamico attivo.
La linea rossa
di Luciano Assin
La “linea rossa” annunciata da Obama un anno fa è stata superata e l’utilizzo di armi chimiche contro la popolazione civile non è più un tabù.
Tishrì e la sindrome del “dopo le feste”
di Luciano Assin
Entrata nello slang e nella parlata della strada, l’espressione “dopo le feste”, in ebraico, indica l’attitudine a rimandare problemi, impegni e decisioni importanti. Con sommo gaudio dei politici, i primi a beneficiarne
“La Shoah ci riguarderà per sempre”
Il premier Enrico Letta, in visita ieri al Museo di Yad Vashem, ha ricordato che l’antisemitismo rappresenta “un cancro dell’umanità e una minaccia per la pace di tutti i popoli”
Un leader a tempo
di Giulio Meotti
Altro che cambiamento: secondo Israele, il nuovo presidente iraniano non è “moderato”, ma “sofisticato”. Che è peggio. E la minaccia atomica, tutt’altro che scomparsa, è sempre dietro l’angolo. Parola di Rohani, campione di ambiguità













