Iran

Hamas e la Jihad Islamica rivendicano l’attentato fallito a Tel Aviv. Ma la polizia e lo Shin Bet pensano ci siano dietro Iran e Hezbollah

Israele

di Redazione
Hamas ne ha rivendicato la responsabilità, insieme alla Jihad islamica palestinese, anche se l’attentatore non risulta essere affiliato a nessuno dei due. Tuttavia, la polizia e lo Shin Bet ritengono che l’attentatore, residente a Nablus in Cisgiordania, possa aver ricevuto indicazioni dall’Iran o da Hezbollah, data la sofisticatezza del suo esplosivo.

Attacco Houthi a Tel Aviv: un morto e diversi feriti

Israele

di Sofia Tranchina
I frammenti del drone, recuperati sul luogo dell’esplosione, sembrano ricondurre a munizioni prodotte dall’Iran, avvalorando così la rivendicazione yemenita. Tuttavia, l’IAF non esclude al momento che potesse provenire da siti di lancio in Iraq o in Siria.

Anche con un nuovo presidente, l’Iran resta ostile a Israele

Mondo

di Francesco Paolo La Bionda
Pezeshkian è considerato un riformista, ma sempre nell’alveo del regime. Egli stesso si è definito come un “riformista principalista”, vale da dire che colloca la volontà di cambiamento nel quadro dei principi cardine della rivoluzione islamica che ha dato vita all’attuale assetto politico del paese. E già in campagna elettorale, aveva promesso che se avesse vinto, avrebbe cercato “di avere relazioni amichevoli con tutti i paesi, tranne Israele”.

Ebrahim Raisi alla Duma il 20.1.2022 (foto Wikimedia)

La morte di Raisi non fermerà l’ostilità del regime iraniano contro Israele

Mondo

di Francesco Paolo La Bionda
Già nei giorni immediatamente successivi all’incidente, in cui è morto il presidente iraniano Raisi, si sono visti elementi di sostanziale continuità con quanto accaduto negli ultimi mesi. Si sono avute le consuete dimostrazioni pubbliche di odio antisraeliano, con le migliaia di partecipanti ai funerali di Raisi, al grido di “morte a Israele”, alla presenza di leader di Hamas e Hezbollah.

Iran: rimandata l’esecuzione del giovane ebreo condannato a morte

Mondo

di Redazione
Secondo l’organizzazione Iran Human Rights, Arvin Ghahremani, 20 anni, avrebbe dovuto essere giustiziato prima sabato e poi lunedì per il suo ruolo in un omicidio durante una rissa in strada due anni fa. La sospensione dell’esecuzione ha fatto seguito a una frenetica attività di advocacy a favore di Ghahremani da parte delle comunità ebraiche di tutto il mondo.

Attacco iraniano ad Israele: prospettive regionali e internazionali nell’analisi di Yigal Palmor

Mondo

di Anna Balestrieri
Una serata di discussione interattiva sulla situazione attuale dell’immagine di Israele nel mondo si è trasformata in un’analisi dell’attacco iraniano e delle prospettive che attendono la regione mediorientale con il capo dell’Unità per le relazioni internazionali e consigliere per la politica estera del presidente dell’Agenzia ebraica per Israele.