di Anna Balestrieri, da GERUSALEMME
L’attacco ha attivato le sirene d’allarme in diverse città, inclusa Tel Aviv, costringendo i residenti a rifugiarsi nei bunker. Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno intercettato con successo il missile, grazie al sistema avanzato di difesa Iron Dome, evitando vittime o danni materiali significativi.
Iran
“Non dobbiamo sottovalutarli”: ecco come gli Houthi credono di poter sconfiggere Israele
di David Zebuloni
Due sole domande hanno occupato la mente dei cittadini israeliani assonnati mentre correvano verso i rifugi avvolti dal buio: cosa vogliono questi Houthi da noi? E ancora, credono davvero di poterci sconfiggere? “Innanzitutto, chi ha detto che perderanno la guerra?”, domanda a sua volta l’ex generale Gershon Hacohen in un’intervista al giornale israeliano Makor Rishon, che analizza in modo lucido la situazione dei ribelli nello Yemen.
“È così che arriva in cielo”: in Israele si tengono i funerali del rabbino Kogan mentre i primi sospettati vengono arrestati dalle autorità
di Pietro Baragiola
Secondo i funzionari l’omicidio sarebbe stato commesso da cittadini uzbeki reclutati dall’Iran. L’ambasciata iraniana ad Abu Dhabi però ha subito respinto categoricamente queste accuse. L’operazione di ricerca dei colpevoli si è svolta contemporaneamente in diversi Paesi e si è conclusa domenica sera con l’arresto di tre sospettati.
Al Teatro Franco Parenti va in scena “Lui”, sull’oppressione della dittatura iraniana. Promozione per i lettori di Mosaico!
di Redazione
Lo spettacolo ripercorre le violenze subite da parte della Sicurezza Nazionale della Repubblica Islamica e riflette sulle aspettative, le speranze e i disincanti del movimento «Donna, Vita, Libertà». Per i lettori di Mosaico promozione del 50% sul costo del biglietto.
“Abbiamo dato le nostre vite per amore della vita”. Suicida il dissidente iraniano Kianush Sanjari
di Anna Coen
Tra il 2000 e il 2007, Sanjari è stato arrestato nove volte dal regime e internato forzatamente in istituti psichiatrici sei volte, a causa del suo attivismo politico. Ha dedicato la sua vita a lottare per l’Iran, per gli iraniani e per la libertà. Schiacciato da una vita di oppressione, torture e solitudine, due giorni fa ha preso una decisione estrema e ha messo in gioco la propria vita per ottenere la liberazione di quattro prigionieri politici.
Molinari: «Trump agisce solo secondo quelli che pensa siano gli interessi dell’America. E lo scenario internazionale subirà grandi cambiamenti»
di Ilaria Myr
Le ragioni della vittoria, le priorità interne, ma anche quelle sterne, prima fra tutte la fine dei conflitti in Ucraina e medio oriente. Di questo e molto altro ha parlato il giornalista maurizio Molinari dialogando con Paolo Salom durante l’incontro organizzato da Kesher domenica 10 novembre al Noam.
La prevalenza del cretino (purché utile e famoso)
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Si potrebbe iniziare con Noam Chomsky, leggendario linguista che a suo tempo si schierò con la Cambogia di Pol Pot e che incontrò Nasrallah nei trent’anni del suo governo in Libano, molto prima che giacesse tra le braccia di 72 vergini.
Iran: Arvin Ghahremani, ebreo persiano giustiziato all’età di 20 anni
di Ludovica Iacovacci
Arvin Ghahremani aveva 18 anni quando è stato incarcerato nella Prigione Centrale di Kermanshah. Il 4 novembre 2024, è stato giustiziato all’età di 20 anni. Lo riferisce l’Ong Iran Human Rights, che ha sede in Norvegia. Per mesi, la famiglia di Ghahremani ha sostenuto che il diciottenne avesse agito per legittima difesa.
‘Leggere Lolita a Teheran’: il capolavoro di Azar Nafisi arriva al cinema il 21 novembre con la regia dell’israeliano Eran Riklis
di Nathan Greppi
Il film, che al Festival del Cinema ha vinto il Premio del Pubblico FS e il Premio Speciale della Giuria per l’intero cast femminile, racconta come l’autrice ha vissuto gli sconvolgimenti portati nel suo paese dalla Rivoluzione islamica di Khomeini del 1979.
Scoperta a Gerusalemme Est un’altra rete di spie al soldo dell’Iran
di Francesco Paolo La Bionda
Le due reti di spie smantellate si inseriscono in più ampio tentativo dell’Iran di rafforzare la propria rete di agenti clandestini nello Stato ebraico. Negli scorsi mesi, si sono susseguiti gli arresti di diverse altri civili, tutti al soldo di Teheran.
Diario minimo (di un conflitto). L’Ayatollah è nudo?
di Luciano Assin, guida turistica in Israele e abitante del kibbutz Sasa al confine con il Libano
Oltre 140 velivoli, 1600 km per ogni direzione, 3 ondate di attacchi, 2 rifornimenti aerei per ogni direzione, decine di bersagli militari colpiti in almeno 6 zone diverse del paese e tutto questo in poco più di 4 ore senza nessun aereo abbattuto o costretto a ritornare alla base causa avaria. In questi numeri sta il successo ma soprattutto il monito del riuscito raid aereo effettuato nella notte fra venerdì e sabato.
Arrestati 7 ebrei israeliani, presunte spie al soldo dell’Iran
di Ludovica Iacovacci
Secondo l’accusa, alcuni degli indagati hanno svolto attività di spionaggio per l’Iran per due anni e tutti hanno svolto attività di spionaggio dall’inizio della guerra. I procuratori hanno affermato di voler presentare un atto di accusa per reati contro la sicurezza dello Stato, chiedendone la custodia fino alla conclusione del procedimento giudiziario.