di Redazione
Due manifestazioni spontanee di protesta contro Hamas sono state segnalate nel sud della Striscia di Gaza da fonti locali. Nella prima, a Rafah, i manifestanti hanno chiesto la fine dell’organizzazione fondamentalista. La seconda manifestazione è avvenuta vicino a poca distanza da Khan Yunis.
hamas
Boom di iscrizioni nelle scuole ebraiche del Nord America (e non solo) dopo l’attacco terroristico di Hamas
di Redazione
Le iscrizioni alle scuole ebraiche nel Nord America stanno vivendo un netto incremento, un fenomeno che si è manifestato in seguito all’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre contro Israele. La notizia, già anticipata da diverse fonti, tra cui il Forward, ha trovato un approfondimento sul Times of Israel.
Il Parlamento Europeo chiede il cessate il fuoco, ma Hamas deve scomparire
di Anna Balestrieri
Gli europarlamentari hanno approvato una risoluzione non vincolante, esortando ad un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, a patto che gli ostaggi israeliani rapiti da Hamas il 7 ottobre vengano rilasciati e che l’organizzazione terroristica venga smantellata, affidando i suoi membri al giudizio della Corte penale internazionale.
Israele, le famiglie degli ostaggi insorgono contro il governo Nethanyahu e entrano alla Knesset
L’UE aggiunge il leader di Hamas alla lista dei terroristi e applica nuove sanzioni
di David Fiorentini
Dopo oltre tre mesi di guerra, il Consiglio dell’Unione Europea ha deciso di inserire Yahya Sinwar, il leader “politico” di Hamas nella Striscia di Gaza, nell’elenco dei terroristi dell’UE.
Terrorismo e jihadismo, quali rischi per l’Italia? Intervista a Sandro Menichelli
di Nathan Greppi
Dopo i massacri del 7 ottobre e lo scoppio della guerra tra Israele e Hamas le comunità ebraiche italiane, già attente alla propria sicurezza, si sono messe ancora più in stato di allerta per proteggere i propri membri, tenendo conto del rischio di attentati terroristici.
Un sito per mostrare al mondo gli orrori del 7 ottobre e ricordarne le vittime
di Redazione
L’IDF ha lanciato il sito in collaborazione con la Direzione nazionale della diplomazia pubblica israeliana il giorno prima dell’inizio del caso del Sud Africa presso la Corte internazionale di giustizia (ICJ) che accusa Israele di aver commesso un “genocidio” a Gaza.
100 giorni di guerra: cinquecento soldati e sessanta ufficiali IDF sono caduti per la difesa di Israele
di Roberto Zadik
Dopo tre mesi di guerra, ora le autorità pubblicano i nomi dei cinquecentoventinove soldati e dei sessanta ufficiali uccisi negli scontri coi terroristi di Hamas. Da quel terribile 7 ottobre, Israele sta attraversando uno dei suoi momenti più duri.
Hamas diffonde il video della giovane Noa, che annuncia l’uccisione di due ostaggi
di Michael Soncin
Lunedì 15 gennaio è stato diffuso da Hamas un video in cui si vede la giovane Noa Argamani – ancora in ostaggio dal gruppo terroristico palestinese – annunciare sotto costrizione la morte di due dei suoi compagni prigionieri a Gaza.
Biciclette e nastri gialli: Milano si unisce al “Ride to Bring Them Home Now” per chiedere la liberazione degli ostaggi israeliani
di Pietro Baragiola
Domenica 14 gennaio decine di ciclisti si sono riuniti a Milano alle 11 del mattino in Via Washington per dare il via al “Ride to Bring Them Home Now”, l’evento ciclistico lanciato nelle principali città del mondo per sostenere gli ostaggi israeliani che 100 giorni fa, il 7 ottobre 2023, sono stati catturati dai terroristi di Hamas.
Corte di Giustizia Internazionale: Israele rigetta l’accusa di genocidio presentata dal Sudafrica
di Giovanni Panzeri
Il consigliere legale del Ministero degli Esteri israeliano, Tal Becker, ha introdotto le tesi della difesa accusando il Sudafrica di “mantenere strette relazioni con Hamas” e affermando che “ ha presentato alla corte una visione profondamente distorta della questione, a livello fattuale e legale”.
Germania e Ungheria concedono la cittadinanza agli ostaggi israeliani. Nuove prospettive nelle complesse trattative di liberazione
di Redazione
Si tratta di israeliani che hanno familiari nati nei paesi dell’Europa centrale. Questa concessione è avvenuta come parte di accordi che hanno portato al rilascio di palestinesi da parte di Israele. Tuttavia, nonostante ostaggi ebrei israeliani abbiano ottenuto la cittadinanza tedesca e ungherese, alcuni di loro sono ancora detenuti.