hamas

Netanyahu a Washington: si spera nella realizzazione della seconda fase del cessate il fuoco

Mondo

di Anna Balestrieri
Le trattative sulla seconda fase dell’accordo sugli ostaggi e sul cessate il fuoco, che prevedono il ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza e dal corridoio di Philadelphi, sono in corso e stanno, secondo il presidente americano Trump, progredendo, ma Netanyahu sembra riluttante ad attuarle senza prima eliminare Hamas. Le autorità israeliane puntano a trasformare queste negoziazioni in un processo più ampio di normalizzazione regionale.

La Giordania chiede l’espulsione di Ahlam al-Tamimi, la mente dell’attentato alla pizzeria Sbarro

Mondo

di Redazione
Tamimi era stata condannata in Israele nel 2003 a 16 ergastoli per l’attentato alla pizzeria: aveva effettuato una ricognizione del luogo e condotto il terrorista con la cintura esplosiva. Rilasciata nello scambio per il rilascio del soldato Gilad Shalit, dal 2011 ha vissuto liberamente in Giordania, dove ha la cittadinanza, ospitando un programma televisivo, tenendo conferenze e facendo numerose apparizioni pubbliche per esaltare l’attentato.

Da sinistra, Yarden Bibas, Keith Siegel e Ofer Calderon

Gli ostaggi liberati sabato 1 febbraio sono Ofer Calderon, Keith Siegel e Yarden Bibas

Israele

di Redazione
Siegel, 65 anni, è stato fatto prigioniero insieme alla moglie Aviva del Kibbutz Kfar Aza. La moglie è stata liberata nel novembre 2023. Calderon, 54 anni, e i suoi due figli, Erez e Sahar, sono stati rapiti dal Kibbutz Nir Oz il 7 ottobre; i ragazzi sono stati liberati durante l’ultimo cessate il fuoco. Bibas, 35 anni, è stato rapito dal kibbutz Nir Oz separatamente dalla moglie e dai figli, Shiri, Ariel e Kfir, per la cui sorte c’è molta preoccupazione. Yarden è stato ferito durante il rapimento.

Una zona di Gaza dopo un bombardamento israeliano. Ottobre 2023. (Wikimedia Commons. Naaman Omar \ apaimages)

La verità dietro i numeri truccati: quanti palestinesi abitano oggi la Striscia di Gaza, quanti sono morti e quanti invece sono fuggiti

Mondo

di David Zebuloni
“Questi dati non possono essere presi seriamente”, spiega Eyal Ofer, esperto di economia palestinese e di Hamas, in un’intervista a Makor Rishon. “Innanzitutto, l’ente che dovrebbe fornire le statistiche esatte sulla situazione a Gaza ha bloccato il suo sito web in Israele. Oltre a questo, la divulgazione che fa Hamas non è certo attendibile”.

Gaza: liberati 3 ostaggi israeliani e 5 tailandesi. La rabbia di Israele per lo “show” di Hamas e Jihad Islamica

Mondo

di Anna Balestrieri
Dopo 482 giorni di prigionia, gli ostaggi israeliani Agam Berger, Gadi Moses e Arbel Yehoud, insieme a cinque cittadini thailandesi, sono stati rilasciati da Hamas giovedì 30 gennaio, in due località separate della Striscia di Gaza. Il rilascio è avvenuto in un contesto di tensioni, con Israele e Hamas che si sono scambiati accuse di violazioni del cessate il fuoco.

Klaus Davi espone nel centro di Milano lo striscione “Free Gaza from Hamas”

Italia

di Redazione
“Free Gaza from Hamas” è la frase contenuta in uno striscione nella centralissima Via Santa Sofia a Milano. Visibile dalle prime luci dell’alba, lo striscione è stato esposto sulla ringhiera dell’abitazione privata del giornalista. Che dichiara che metterà altri striscioni sul tema delle mafie e del ruolo di Milano nel loro finanziamento.

Da sinistra, Arbel Yehoud e Agam Berger

Israele: questa settimana doppio rilascio di ostaggi da Gaza

Israele

di Anna Balestrieri
Nonostante il timore che l’intransigenza nella trattativa potesse mettere a repentaglio il processo, la determinazione del governo israeliano ha invece accelerato il ritorno degli ostaggi. Giovedì 30 gennaio verranno rilasciate Agam Berger, Arbel Yehoud e un altro ostaggio, mentre altri 3 verranno liberati sabato 1 febbraio.

Sharon Nizza dialoga con il medico dei terroristi: «li curo di giorno e piango di notte»

Eventi

di Sofia Tranchina
Giovedì 23 gennaio la giornalista Sharon Nizza ha presentato il suo libro ‘7 ottobre. Il giorno più lungo’. Accanto a lei il medico TYuval Bitton, che salvò la vita a Yahia Sinwar, l’ex capo di Hamas, ideatore dei massacri del 7 ottobre. “Ora siete forti, ma tra 10 o 15 anni forse sarete deboli e io vi attaccherò», gli aveva detto il terrorista in una delle loro conversazioni. Per questo Bitton non si è stupito dei massacri del Sabato nero.

“I nostri figli meritano di più”, l’ambasciatore Danon critica il silenzio Onu sui fratellini Bibas rapiti da Hamas

Mondo

di Ludovica Iacovacci
“Perché non avete tenuto una discussione sulla situazione dei bambini in Israele?” ha domandato giovedì 23 gennaio il rappresentante israeliano, criticando l’organismo internazionale per aver fatto discorsi sulla situazione dei bambini nella Striscia di Gaza ma non su quelli di Israele. “Bambini che soffrono a causa del terrorismo in corso. Siete ciechi al loro dolore e alle loro lacrime”, ha detto ai membri del Consiglio.