Gaza

L’agente hollywoodiano Brandt Joel si scusa per i suoi commenti, dopo il ritrovamento dei 6 ostaggi israeliani uccisi da Hamas

Spettacolo

di Pietro Baragiola
Joel lavora per la William Morris Endeavor (WME), una delle principali agenzie di talenti di Hollywood, e conta tra i suoi clienti alcune delle più grandi star dell’industria dell’intrattenimento: Justin Timberlake, Jason Momoa, Matthew McConaughey, Kevin Hart. Tuttavia molte celebrità stanno rivalutando se sia il caso di continuare o meno la collaborazione con Joel.

Uccisi a Gaza quattro giovani soldati. Uno era il pronipote di Rav Elio Toaff

Israele

di Redazione
Il 23enne capitano Daniel Maimon Toaff, vice comandante di Compagnia del Corpo Ghivati, era il bisnipote del fratello del rabbino Capo di Roma. Toaff è morto nell’esplosione di una bomba a Tel al-Sultan insieme a Agam Naim, 20 anni, la prima soldatessa uccisa nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra, a Amit Bakri, 20 anni, e a Dotan Shimon, 21 anni, di Elazar.

Il deputato dei Verdi in Gran Bretagna Mothin Ali

I verdi inglesi accusano Israele di genocidio nella loro convention annuale

Mondo

di David Fiorentini
Mothin Ali, un consigliere comunale verde di Leeds, che esultò al grido di “Allahu Akbar” alla notizia della sua elezione ha dichiarato su X: “Abbiamo fatto la storia, il primo partito politico del Regno Unito a riconoscere ufficialmente ciò che sta accadendo a Gaza come genocidio, ciò che sta accadendo in Palestina come apartheid e confermare il supporto per il BDS.”

Il tunnel dove sono stati ritrovati i sei ostaggi uccisi da hamas

L’IDF mostra il tunnel “degli orrori” dove erano tenuti prigionieri i sei ostaggi assassinati di recente da Hamas

Israele

di Redazione
Il tunnel in cui sono stati ritrovati i corpi è uno stretto passaggio di 120 metri che collegava parti di una vasta rete sotterranea nel quartiere di Tel Sultan. All’interno del tunnel, situato a circa 20 metri di profondità, l’IDF ha trovato cibo, acqua, un secchio usato come gabinetto di fortuna, numerose bottiglie di urina, materassi e caricatori di fucili d’assalto, oltre a grandi macchie di sangue sul terreno, dove sono stati uccisi gli ostaggi.

Hamas

Un rapporto svela la strategia di Hamas per nascondere le perdite di combattenti a Gaza

Mondo

di Redazione
Secondo le voci che circolano per le strade, se i nomi degli uomini armati uccisi venissero resi pubblici, le persone in tutto il mondo potrebbero sentirsi meno colpite dalle sofferenze dei gazawi, e questo potrebbe giustificare il bombardamento di Gaza, ha detto un altro residente. «Finché si mostrano filmati e storie della popolazione civile, nessuno protesta. Ma se qualcuno osa criticare Hamas o nominare un combattente ucciso, verrà considerato un traditore e trattato come tale».

Il padre di Almog Sarusi al fiunerale

Israele: nei giorni dei funerali, il paese si stringe attorno ai familiari degli ostaggi freddati da Hamas

Israele

di Anna Balestrieri
Lunedì 2 settembre, in Israele, migliaia di persone hanno partecipato ai funerali di quattro dei sei ostaggi assassinati da Hamas a Rafah, dopo che i loro corpi sono stati recuperati dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) nella notte tra sabato e domenica. Il dolore per la perdita di questi innocenti è stato accompagnato dalla rabbia nei confronti del governo.

Un segno importante: la Dichiarazione dal Global Imams Council (GIC) contro Hamas

Mondo
di R. E.
Il  Global Imams Council (GIC) è un’organizzazione non governativa e benefica indipendente e apolitica, senza fini di lucro, che aderisce agli insegnamenti islamici tradizionali fondati sui principi del Corano e sulle tradizioni profetiche. “Riteniamo Hamas direttamente responsabile della morte e della sofferenza di tutte le vite innocenti perse dal 7 ottobre”.

Rivelate le tattiche di combattimento nei tunnel dei terroristi di Hamas

Israele

di Redazione
Le Forze di Difesa Israeliane, IDF, avrebbero scoperto nella città di Gaza un manuale di combattimento di Hamas scritto nel 2019. Quasi in contemporanea, nel quartiere di Zeitoun è stata ritrovata una lettera presumibilmente scritta dal leader dell’organizzazione terroristica Yahya Sinwar.