ebrei

Protesta degli studenti pro-palestinesi al Senato dell'Università di Torino a marzo 2024

L’odio per gli ebrei e Israele: una macchia che si estende nel mondo della cultura

Libri

di Esterina Dana
Il libro di Greppi raccoglie una ricca e variegata produzione documentaria di esternazioni, elucubrazioni e comportamenti che fanno capo ai pregiudizi antisemiti più biechi, sebbene ritoccati con un maquillage più moderno. Indagando nell’anarchia comunicativa dominante, l’autore ordina le manifestazioni di ostilità verbale e non verbale in capitoli che attendono al mondo del giornalismo, dei social network, dell’istruzione e della cultura  conniventi le politiche di sinistra.

Parashà 7° e 8° giorno di Pesach. La libertà non è solo liberarsi dalle catene, ma assumersi la responsabilità del proprio destino

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Uno dei messaggi più profondi di Rabbi Sacks è che la libertà non è solo “libertà da” (schiavitù, oppressione, paura), ma è “libertà per” – per prenderci cura del prossimo, per costruire comunità, per dare voce a chi non ha voce. La vera redenzione, dice, si realizza in quando impariamo a guardare al bisogno dell’altro non come un fastidio, ma come una chiamata.

“Disposti a tutto pur di non dover lasciare le proprie case”: chi sono gli ultimi novemila ebrei residenti in Iran. La cover di Bet Magazine di aprile

Personaggi e Storie

di David Zebuloni
Come si vive da ebrei nel Paese degli Ayatollah? Orgogliosi della propria cultura, affezionati a tradizioni millenarie, legati visceralmente a una terra che in tanti hanno lasciato ma che continua a tenerli stretti a sé. E chi ha scelto di restare in Iran continua a sperare in giorni felici. Così, per sopravvivere, gli ebrei vivono scissi fra due polarità: quella persiana e quella ebraica. Negando (pubblicamente) Israele. Tra mille contraddizioni e lacerazioni, tre voci raccontano come vivere e fuggire da Teheran

Per le strade di Teheran, chi sono i novemila ebrei d’Iran

2025

Attualità
Pesach: quando il volto sembra nascosto,Dio è presente nella storia

Cultura
Sui sentieri interrotti della Storia… Buon compleanno CDEC! Una storia lunga 70 anni

Comunità
Tutto nuovo a Scuola: Aula Magna Aron Benatoff e palestre

La Brigata Ebraica: tra guerra e salvataggio dei sopravvissuti alla Shoah

Kesher

di Anna Balestrieri
La Brigata Ebraica, formata nel 1944 dal governo britannico, fu la prima unità militare regolare composta esclusivamente da volontari ebrei provenienti dal Mandato di Palestina. Partecipando attivamente alle operazioni militari in Italia, il suo contributo non si limitò agli scontri bellici, ma fu anche determinante nel supportare il salvataggio dei sopravvissuti alla Shoah.

Kippah

In Usa, un quarto degli adulti cresciuti ebrei non si identificano più come ebrei

Mondo

di Nina Prenda
Il rapporto si concentra sul fenomeno del “cambiare religione” in tutto il mondo e si basa su dati ottenuti da quasi 37.000 americani e oltre 41.000 individui in altri 35 Paesi, tra cui Israele. Negli Stati Uniti, solo il 76% degli intervistati che hanno affermato di essere cresciuti ebrei si identificano ancora come tali. Del restante 24%, il 17% ora si descrive come non affiliato, il 2% come cristiano e l’1% come musulmano.

Insieme e divisi in Brzezany: un ritratto nuovo delle terre devastate dalla Shoah 

Libri

di Anna Balestrieri
Redlich ha condotto interviste a testimoni di quel tempo ebrei, polacchi ed ucraini a Brzezany e vari Paesi ricostruendo storie, vissuti, prospettive differenti e raramente condivise. Con l’annientamento degli ebrei, l’espulsione a occidente dei polacchi verso le terre tolte alla Germania, la guerra dei sovietici ai nazionalisti ucraini, ha avuto fine la Brzezany multietnica.

La collaborazione fra Comunità Ebraica e Comune di Milano per l’assistenza agli ebrei perseguitati: il 26 marzo un evento

Eventi

di Redazione
Un convegno (dalle ore 17.30 all’auditorium Stefano Cerri) ed una mostra fotografica (inaugurazione alle 19, aperta fino all’8 aprile) in via Valvassori Peroni 56 (Biblioteca Lambrate) ricordano l’attività di assistenza sanitaria ed aiuto, svoltasi nei locali messi a disposizione della Comunità Israelitica dal Comune di Milano, dal 1938 al 1943 e anche dopo l’occupazione nazista del nord Italia.

L’unità del popolo ebraico è il bene più prezioso

2025

Attualità
Intervista a Jonathan Peled «Tra Italia e Israele c’è un rapporto speciale»

Cultura
Ich bin Primo Levi, a giro di posta. Una mostra e un libro

Comunità
E se la comunità chiudesse? La situazione di cassa è gravissima e non sostenibile

Shoah: i contorni dell’inguardabile

Libri

di Gigliola Foschi
“Qui ci sono i mirtilli”, si trova scritto dietro a una fotografia che testimonia il piacere di gustarsi in allegra compagnia questi piccoli frutti selvatici. Un’elegante signora in pelliccia, accompagnata dal marito, è fotografata sorridente mentre offre da mangiare a teneri cerbiatti. Che spensierate scenette agresti! Peccato che tali momenti di riposo e intrattenimento abbiano un lato nascosto terribile, mostruoso.