di Sofia Tranchina
«Lo stupro non dovrebbe essere sanzionato come arma, ma come crimine – dichiara Carol Ann Schwartz, presidente nazionale dell’Hadassah (l’Organizzazione Sionista Femminile d’America) – e per questo abbiamo deciso di lanciare una campagna globale per porre fine al silenzio».
donne israeliane
7 ottobre, un femminicidio di massa davanti al quale non si può tacere. Firma l’appello per arrivare a 20.000
Pubblichiamo il testo integrale dell’appello “Non si può restare in silenzio” per definire il femminicidio di massa del 7 ottobre un crimine contro l’umanità e perseguire i responsabili a livello internazionale. L’appello è stato promosso da Andrée Shammah, Silvia Grilli, Alessandra Kusterman, Anita Friedman e Manuela Ulivi. Se si raggiungeranno 20.000 firme si potrà chiedere alle istituzioni di creare una giornata che ricordi una giornata spartiacque per le democrazie occidentali.
“Ascolta le nostre voci”: la sessione delle Nazioni Unite sul femminicidio di Hamas
di Anna Balestrieri
Alla sessione, intitolata “Hear our voices” (Ascolta le nostre voci) hanno partecipato circa 700 attivisti e fondatori di gruppi per i diritti delle donne. Durante l’evento è stato dato spazio a testimonianze di primi soccorritori e agenti di polizia che hanno assistito alle conseguenze dell’attacco di Hamas.
Rompiamo il silenzio sul femminicidio di massa: o per le donne israeliane non vale? #metoounlessurajew
di Anna Balestrieri
Alla conferenza sul femminicidio organizzata lunedì 4 dicembre dall’ Associazione Italia-Israele di Milano è emersa l’indignazione nei confronti dei tanti (prime fra tutte le associazioni per la difesa delle donne) rimasti in silenzio davanti alla violenza sulle donne israeliane del 7 ottobre.
Un 25 novembre contro la violenza sulle donne, ma non sulle israeliane: la rabbia e il disagio del mondo ebraico italiano
di Redazione
In occasione del 25 novembre, la presidente dell’Ucei ha scritto una lettera di denuncia nei confronti del silenzio assordante davanti agli stupri e alle violenze subite dalle donne israeliane il 7 ottobre. E il movimento giovanile a Non una di meno dice: “Siamo stati arbitrariamente esclusi dalla possibilità di manifestare insieme contro la violenza sulle donne”.
Il doloroso e incomprensibile silenzio delle femministe di fronte alle violenze di Hamas sulle donne israeliane
di Roberta Vital
Oggi che centinaia e centinaia di donne israeliane sono state scientemente violentate secondo le istruzioni di Hamas, i loro corpi deturpati e buttati su carrozzoni in mezzo agli applausi della folla di Gaza, c’è un silenzio assordante in Occidente.