di Pietro Baragiola
Domenica 8 settembre con la vittoria ai Creative Arts Emmy Awards 2024, il cantautore Benj Pasek è diventato l’ottavo artista ebreo a raggiungere lo status di EGOT, la categoria d’élite del mondo dello spettacolo riservata a chi, nel corso della propria carriera, è riuscito a vincere un Emmy, un Grammy, un Oscar e un Tony award.
cinema
GECE 2024. Rivoluzione e istituzione: la famiglia ebraica e il cinema
di Esterina Dana
Woody Allen è il primo regista a portare la famiglia ebraica al cinema, come ha spiegato Roberto Zadik nel suo intervento. Mentre Niram Ferretti ha dialogato con il regista attore e produttore Luca Barbareschi, interprete e produttore del film The Penitent (2023), esempio di gogna mediatica e accanimento del sistema giudiziario.
Arriva nelle sale italiane “Freud’s Last Session”, con protagonista Sir Anthony Hopkins
di Pietro Baragiola
Scritto e diretto dal regista americano Matthew Brown, Freud’s Last Session è un film del 2023 che racconta un immaginario dibattito tra Sigmund Freud e lo scrittore britannico C.S. Lewis alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale.
La fucina di Weimar, evento di Kesher sul contributo ebraico al cinema espressionista tedesco prima dell’abisso del nazismo
Cinema e raffigurazione degli ebrei: una serata al Bené Berith
Muore il produttore cinematografico Albert Ruddy, vincitore del premio Oscar per “Il Padrino” e “Million Dollar Baby”
di Pietro Baragiola
Nei suoi numerosi anni di carriera Ruddy si era affermato sia nell’industria televisiva che in quella cinematografica, producendo oltre 30 film e lavorando fianco a fianco con leggende come Francis Ford Coppola, Al Pacino e Clint Eastwood.
I semi dell’odio: dall’11 giugno a Milano una rassegna cinematografica per ragionare sulle radici socio-antropologiche della violenza
di Redazione
Memoriale della Shoah di Milano, Università IULM e Anteo propongono un breve percorso composto da quattro pellicole, dalla più “vecchia” La furia alla più recente Civil War, ciascuna accompagnata da un ospite d’eccezione – Antonio Scurati, Gianni Canova, Paolo Mereghetti, Benedetta Tobagi. Ǫuattro appuntamenti per ricostruire insieme cosa ci spinge ad odiare, come estirpare i semi dell’odio.
“Hollywoodland”: apre a Los Angeles la mostra dedicata agli ebrei fondatori dello studio system hollywoodiano
di Pietro Baragiola
Intitolata “Hollywoodland: Jewish Founders and the making of a Movie Capital”, la mostra ha ufficialmente aperto i battenti il 19 maggio 2024 e, nei suoi primi 10 giorni, ha riscosso già un notevole successo dal pubblico, offrendo l’occasione di esplorare la storia delle principali mayors e dei loro fondatori.
Ken Loach e Mike Leigh si dimettono dal Phoenix Cinema di Londra perché proietta il documentario Supernova
di Redazione
La causa di tale scelta, in segno di protesta, sarebbe da attribuire ai legami della rassegna cinematografica israeliana Seret International con il ministero della cultura israeliano. «Le mie dimissioni da sostenitore del Phoenix dimostrano cosa penso della loro decisione. È semplicemente inaccettabile», ha dichiarato Loach al Guardian.
“Eroica”, al Cinema Mexico il cortometraggio di Nathan De Paz Habib
di Nathan Greppi
Tra amici e familiari, sia esterni che membri della comunità ebraica, la sala era piena per la proiezione del cortometraggio Eroica, scritto e diretto dal giovane regista milanese Nathan De Paz Habib, tenutasi lunedì 20 maggio presso il Cinema Mexico. Il corto è tratto da un romanzo scritto dal musicista e pittore afroamericano Chino Amobi.
Festival di Cannes 2024: misure di sicurezza e panel legati alla partecipazione israeliana
di Pietro Baragiola
Alla luce delle crescenti minacce contro i rappresentanti di Israele presenti alla competizione, il Comune di Cannes ha proibito le manifestazioni lungo la Croisette, e indossare spille in segno di protesta contro la guerra o verso la restituzione degli ostaggi ancora detenuti da Hamas dopo l’attacco del 7 ottobre.
“Per noi ebrei, l’umorismo è una tragedia”: intervista al regista Radu Mihăileanu
di Nathan Greppi
“Questo perché nella nostra storia, abbiamo sempre dovuto soffrire e scappare, abbiamo subito torture e pogrom, e siamo sopravvissuti anche grazie allo humor. Questo ci ha tenuti in vita o, come disse Elie Wiesel, ci ha impedito di impazzire completamente. Per me, fare un film con ironia o umorismo non lo rende meno tragico”.