7 ottobre 2023

La madre dell’ostaggio Hersh Goldberg-Polin nella classifica del TIME delle 100 persone più influenti del mondo

Personaggi e Storie

di Redazione
L’inclusione della madre di Hersh Polin riconosce l’impatto che lei, suo marito Jon Polin, insieme a centinaia di altre famiglie di ostaggi rapiti da Hamas, e milioni di persone in tutto il mondo hanno avuto nel sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulla crisi degli ostaggi. Riconosce inoltre i loro sforzi incessanti per continuare a lottare per il rilascio di Hersh e di tutti gli ostaggi.

Mordechai Kedar (foto Wikidata)

«Molti israeliani che un tempo erano favorevoli alla creazione di uno Stato palestinese, dopo il 7 ottobre non ci credono più». Intervista a Mordechai Kedar

Israele

di Nathan Greppi
Docente presso il Dipartimento di Arabistica dell’Università Bar-Ilan, che ha servito per 25 anni nell’Aman, l’intelligence militare israeliana, raggiungendo il grado di tenente colonnello, ha teorizzato una “Soluzione a otto Stati”, che prevede la suddivisione dei territori sotto il controllo palestinese in otto emirati, ognuno indipendente dagli altri.

Da Siena, un sit in di solidarietà con Israele

Italia

di David Fiorentini
Dopo che un manipolo di manifestanti pro-Palestina ha fatto irruzione nel Senato Accademico dell’Università di Siena, pretendendo il boicottaggio delle cooperazioni con gli atenei israeliani, la sezione locale del Partito Radicale ha organizzato di fronte al Duomo una manifestazione a sostegno di Israele.

Ultime notizie da Israele: incontro con il giornalista Michael Sfaradi

Eventi

di Anna Balestrieri
Ci sarà un ingresso militare a Rafah? Perché il parziale ritiro delle truppe dal sud di Gaza, significa che la guerra sta finendo o altro? Come procede la trattativa per il rilascio degli ostaggi? Stiamo andando verso le (ennesime) elezioni? Il giornalista Michael Sfaradi ha cercato di darvi risposta durante un evento online organizzato dall’Unione Associazioni Italia-Israele, sottolineando l’importanza di analizzare la situazione con calma e senza farsi trascinare dalle emozioni.

“Dal 7 ottobre la vita degli israeliani è cambiata completamente. Ma ancora una volta Israele risorgerà dalle ceneri”

Personaggi e Storie

di Davide Romano
Ayelet Nahmias-Verbin è una di quelle donne speciali, non credo sia capace di stare ferma. Giurista, mamma di tre figli, manager di aziende, parlamentare alla Knesset tra il 2015 e il 2019, è stata anche assistente di Yitzhak Rabin. La sua visita a Milano è legata al fatto che da 4 anni gestisce il “Fondo per le vittime del terrorismo”, che con il pogrom del 7 ottobre ha visto un’impennata di richieste. ui un’intervista esclusiva.

Così i terroristi manipolano le narrazioni mediatiche per i loro fini. Parla un portavoce della Jihad islamica

Israele

di Redazione
Il terrorista ha fornito dettagli su come è stata orchestrata e divulgata la menzogna dell’attacco israeliano all’ospedale Ahly Al-Arabi Baptist Hospital . Riguardo alle immagini fuorvianti provenienti dalla Striscia di Gaza, che ritraggono bambini e adulti feriti, ha dichiarato: «Abbiamo notato un particolare interesse nello sfruttare una certa narrazione e lo abbiamo implementato. Anche se la storia è falsa, viene promossa».

 

7 ottobre 2023 – 7 aprile 2024. Le responsabilità dei media

Italia

di Francesco Paolo La Bionda
Prima Klaus Davi ha parlato dell’uso dei media da parte di Hamas, che punta ai social per i giovani. Sul trattamento del conflitto da parte dei media e sul ruolo che questi devono svolgere nel contrastare l’antisemitismo crescente è tornata una tavola rotonda con Ferruccio De Bortoli, Maurizio Molinari, Mattia Feltri e Alessandro Sallusti.

7 ottobre 2023 – 7 aprile 2024. Grande evento per Israele al Tempio Centrale. Gli interventi delle istituzioni ebraiche

Italia

di Roberto Zadik
Pomeriggio particolarmente intenso, quello di domenica 7 aprile, quando nella sala centrale della Sinagoga di via Guastalla, una serie di personalità comunitarie e istituzionale cittadino e nazionale hanno preso la parola per ricostruire, come ha specificato il Rabbino Capo Alfonso Arbib “uno dei periodi peggiori della nostra storia recente”

A quasi sei mesi dal rapimento di Hamas, le famiglie degli ostaggi non si arrendono

Israele
GERUSALEMME- dalla nostra inviata Anna Balestrieri 
Un blocco compatto di manifestanti si è radunato martedì 2 aprile a Gerusalemme in via Ruppin accanto alla Knesset per domandare con forza che l’attenzione dell’opinione pubblica e del governo torni sui 136 ostaggi ancora nelle mani di Hamas, “sepolti vivi nei tunnel di Hamas”. Al centro delle polemiche, la pausa della Knesset per le vacanze di Pesach.