Bella Miriam Silverman, in arte Beverly Sills

Spettacolo

Beverly Sills, 78 anni, soprano nota in tutto il mondo come la cantante d’opera più famosa dell’America moderna, è morta la sera del 2 luglio a New York per un tumore ai polmoni. Lo ha riferito il suo manager Edgar Vincent.
Il male incurabile le era stato diagnosticato a maggio, ma la notizia è stata resa pubblica solo a giugno.
Sills è diventata una grande diva americana fra gli anni Sessanta e Settanta, con una carriera che l’ha portata ad esibirsi in teatri di fama mondiale come il Metropolitan Opera e il New York City Opera.

Muore con lei il più famoso soprano di coloratura americano che illuminò con la sua voce le più importanti ribalte americane ed europee in un repertorio vastissimo che comprendeva Verdi e Donizzetti, Haendel e Massenet, Rossini e Bellini, Strauss e Rimskji-Korsakov, passando per Mozart fino ai compositori contemporanei ed alle operette.
Beverly Sills era nata il 25 maggio 1929 a Brooklyn; il suo vero nome era Bella Miriam Silverman, figlia di Shirley e Morris Silverman, ebrei di origine russa. Fin da piccolissima rivelò uno straordinario talento per la musica e fu educata alla danza e al canto. Partecipò a trasmissioni radiofoniche e ad un film. Nel 1936 divenne allieva di Estelle Liebling, una famosa insegnate di canto, che la incoraggiò a presentarsi alle audizioni della CBS radio dove entrò a far parte del cast della trasmissione domenicale di musica.

La sua carriera di cantante d’opera iniziò nel 1945, grazie ad un produttore di Broadway, J.J. Shubert, che decise di fare di lei una star. Così Bella partecipò al tour nazionale della compagnia di Gilbert and Sullivan e l’anno seguente si esibì in diverse operette.
Quando suo padre morì nel 1949, Bella e sua madre, in ristrettezze economiche, andarono a vivere in un monolocale e lei decise di cantare nei club privati per mantenersi. Per anni cercò di entrare alla New York City Opera; ci riuscì nel 1955, quando debuttò in un’operetta di Johann Strauss. Iniziò così la sua carriera di soprano, che subì diverse interruzioni a causa di problemi di salute dei suoi figli.
Tornò sulle scene nel 1964 come Regina della Notte nel Flauto Magico di Mozart, incantando le platee con la sua voce. Fu poi Anna Bolena, Maria Stuarda, Elisabetta I, Manon, Violetta, Lucia di Lammermoor, Thais, Norina, Norma, tutte cantate con un’interpretazione fresca e leggera di raro fascino in cui si equilibravano benissimo le doti della belcantista e dell’interprete.

Vertice assoluto della sua carriera furono le recite scaligere dedicate alla riscoperta de L’assedio di Corinto di Rossini, in cui oltre a gareggiare in bravura con il mezzosoprano Marilyn Horne, sbalordì il pubblico esibendo acuti e sovracuti lucenti ed affrontati con tale spavalderia e facilità da lasciare senza fiato.

Dopo il suo definitivo ritiro dalla scena, divenne co-direttrice e poi ebbe la piena responsabilità della New York City Opera.