Stampa ebraica e storia d’Italia: un’inedito connubio in mostra a Ferrara

di Leone Finzi

Fra le molte iniziative ed occasioni d’incontro che la Festa del Libro ebraico di Ferrara (7-9 maggio) offre quest’anno ai suoi visitatori, c’è una mostra che in certo modo ci riguarda piuttosto da vicino. La Fondazione CDEC di Milano infatti, sabato 7 maggio, ha inaugurato la mostra “Una storia di carattere. 150 anni di stampa ebraica in Italia: una rassegna di giornali e riviste ebraiche pubblicate in Italia dalla metà dell’800 ai giorni nostri.

La particolarità di questa mostra consiste però non solo nella presentazione di un piccolo campione dell’ampio panorama della stampa ebraica italiana – nel complesso, circa 200 testate fra riviste e giornali di vario tipo e periodicità – ma anche in un tentativo di ri-narrazione della storia d’Italia vista attraverso gli occhi dei giornali ebraici.

Sono esposte circa 40 fra riviste e giornali, d’epoca e odierni, da cui sono stati  scelti una serie di articoli riguardanti alcuni dei momenti chiave della storia italiana: dalla proclamazione di Roma Capitale, alla Prima guerra mondiale, al Concordato, fino ad arrivare agli anni del terrorismo e ai problemi attuali dell’immigrazione. Il tutto, naturalmente, visto e commentato dal punto di vista ebraico.

“Questa mostra è stata una sfida”  ci ha detto la curatrice, Laura Brazzo. “Una sfida perché nel passato come oggi, i giornali ebraici, qualsiasi sia stata la loro natura, avevano ed hanno per principale obiettivo quello di informare i loro lettori su temi, questioni, vicende e cronache inerenti prettamente il mondo ebraico”.

La stampa ebraica nasce nel periodo dell’Emancipazione, proprio perché, chiusa l’epoca dei ghetti e quindi dell’unità forzata, gli ebrei si spostano di quartiere in quartiere, di città in città. Il giornale dunque diventa, secondo alcuni, un elemento di riaggregazione: un modo per non dimenticare il mondo e la cultura da cui si proviene, ma anche un mezzo per non perdersi “di vista”, per non “disperdersi”.  Un obiettivo questo che, mutatis mutandis, in fondo, è quello che caratterizza anche la stampa ebraica di oggi.
“Le celebrazioni per i 150 anni di Unità d’Italia, da un lato, e il ricco patrimonio della biblioteca della Fondazione CDEC dall’altro – spiega ancora Laura Brazzo – ci hanno spinti a tentare un’impresa che, proprio per le ragioni che si dicevano prima, a qualcuno potrebbe apparire ardita: andare cioè alla scoperta di quel che gli ebrei scrivevano (e leggevano) a proposito della vita del Paese”.   “Nonostante le difficoltà, ci pare di aver vinto la sfida. Per alcuni momenti addirittura il materiale era così cospicuo che è stato persino difficile scegliere quali articoli esporre, quali temi affrontare. In altri momenti la difficoltà si è posta per il silenzio dei giornali ebraici su eventi chiave della storia italiana.  Per esempio, sfogliando le riviste degli anni ’20 non abbiamo trovato nulla che parlasse della Marcia su Roma o dell’assassinio Matteotti – a cui i giornali nazionali diedero invece ampio risalto – mentre, per esempio, si è trovato l’annuncio del Concordato del 1929. Sono solo un paio di esempi fra quelli che si potrebbero citare, ma danno un’idea non solo della natura e specificità dei giornali ebraici, ma anche di come la prospettiva dei giornali espressione di una minoranza, non sempre coincida con quella dei giornali della maggioranza”. Insomma, eventi che risultano di scarso rilievo per la maggioranza, acquistano risalto sulla stampa ebraica, e viceversa.

La mostra si articola in 10 vetrine, ciascuna dedicata ad un certo periodo storico a cominciare dal 1845, ovvero dall’anno in cui a Parma Cesare Rovighi diede vita al primo mensile ebraico pubblicato con regolarità e continuità.
Il “racconto” di questa particolare storia d’Italia arriva fino agli anni ‘90. Per il primo decennio del 2000, invece, viene presentata una piccola rassegna della stampa ebraica oggi: un modo come un altro per mostrare  cos’è rimasto dal passato e cosa c’è di nuovo.

La mostra, nel suo genere, è la prima realizzata in Italia, e sarà senz’altro un’occasione anche per fare una riflessione sul futuro della stampa ebraica,  la sua funzione e il suo ruolo rispetto alle Comunità e all’ebraismo italiano in generale.

Una storia di carattere. 150 anni di stampa ebraica in Italia
a cura di Laura Brazzo, Fondazione CDEC
Salone d’onore del Palazzo Comunale
Ferrara
8-22 maggio 2011
Aperto tutti i giorni, sabato e domenica inclusi, dalle ore 10.00 alle 18.00
www.festalibroebraico.it