Cinema/ Il difficile mondo di Roger Greenberg

di Roberto Zadik

Dopo la comicità, ora Ben Stiller a 47 anni cambia genere e passa alla commedia malinconica, con una pellicola profonda dalle atmosfere intimiste e riflessive. Grande svolta per l’attore, famoso per pellicole esilaranti come “Zoolander”, “Tropic Thunder” e “Ti presento i miei”, ora stupisce il pubblico mettendosi in gioco in un ruolo “serio”. L’8 aprile è uscito nelle sale “Lo stravagante mondo di Greenberg” del regista Noah Baumbach, autore di opere bizzarre e interessanti come “Il calamaro e la balena” candidato all’Oscar nel 2005. Con “Greenberg” Baumbach  propone invece una storia di solitudine e disagio esistenziale.
Ben Stiller, nella parte di Roger Greenberg, lascia le vesti del saltimbanco stralunato che l’hanno reso celebre negli ultimi anni, per un ruolo di forte introspezione psicologica. Ma chi è questo Greenberg che dà il titolo al film? E’ un quarantenne disoccupato, rimasto solo a Los Angeles, dopo che il fratello è partito per un viaggio affidandogli il proprio cane. Una vita difficile quella del protagonista del film che non riesce a concludere nulla né sul piano sentimentale né professionale. Greenberg infatti è un musicista rock fallito, incapace di amare e di lasciarsi andare, che nostalgicamente frequenta la sua ex, la brava  Jennifer Jason Leigh – moglie del regista Baumbach e già attrice per i fratelli Cohen ne “L’uomo che non c’era” e per David Cronenberg in “Existenz”.  Sceneggiatrice del film, la Jason Leigh, insieme a Baumbach, ha creato un personaggio perdente, un “loser”, per dirla come gli americani: un uomo pieno di complessi e dal carattere complicato. Apatico eppure  avventato, Greenberg è  impulsivo e eccessivo, capace di mettersi suo malgrado in situazioni al limite del grottesco. Ma questo destino che sembra essere perennemente sfavorevole, a un certo punto cambia: Greenberg incontrerà  Florence, una donna molto simile a lui, problematica e infelice. Insieme proveranno a  ricostruire le loro vite.

Ruolo non facile per Stiller che si rivela incisivo come poche altre volte  mostrando il lato più insicuro e vulnerabile della sua tormentata personalità. Durante un’intervista sul numero di aprile della rivista Rolling Stone,  ha rivelato “di essere un maniaco del lavoro, per nulla mondano”. Ricordando il proprio passato Stiller ha detto: “nevrotico e perfezionista, non ero certo il tipo che faceva ridere alle feste”.

“Lo stravagante mondo di Greenberg” regia di Noam Baumbach, con Ben Stiller, Jennifer Jason Leigh, Greta Gerwig.