Sguardi sui ghetti

E’ stata aperta a Parigi, al Memorial de la Shoah, una mostra che almeno per ora si presenta come la prima del suo genere, per lo meno in Francia.

Si tratta di Regards sur les Ghettos, e riunisce 500 immagini poco note, se non in certi casi, inedite, di ghetti ebraici dell’Europa centro-orientale, quelli in cui i nazisti ammassarono migliaia di ebrei prima di prelevarli e condurli direttamente alla morte.

Si calcola che nei ghetti furono scattate tra  le 15.000 e le 20.000 fotografie durante la seconda guerra mondiale. Ma che genere di immagini erano? di propaganda? di Resistenza? di testimonianza?
Gli scatti furono presi sia da fotografi che poi sono rimasti anonimi e che sfidarono il divieto di fotografare; sia da soldati tedeschi che usarono invece quelle immagini per scopi di propaganda nazista.
Prese nel loro insieme tutte queste immagini offrono uno sguardo, anzi una pluralità di sgaurdi sull’universo del ghetto; un’immagine che cambia, a seconda di chi osserva e scatta e dei motivi per cui osserva e scatta. Restituendo così di volta in volta, impressioni oltre che “ritratti” diversi.

Proprio questa diversa visuale sui medesimi luoghi, costituisce l’elemento più originale e interessante di questa mostra, ha osservato Daniel Blatman (docente di storia ebraica e dell’ebraismo all’Università di Gerusalemme) nella sua introduzione al catalogo. “Lo scopo di questa mostra non è tanto quello di raccontare la storia del ghetto, ma piuttosto quello di far emergere come gli ebrei dell’Europa orientale venivano visti e come la loro immagine cambiava a seconda di chi li osservava e ritraeva”.
Le immagini sono accompagnate da testi coevi: estratti di diari privati, la stampa ebraica clandestina, i documenti ufficiali tedeschi.

“Regards sur les ghettos” al Memorial de la Shoah di rue Geoffroy-Lannier 17,
a Parigi, è stata inaugurata lo scorso 14 novembre scorso e rimarrà aperta fino al 28 settembre 2014.