di Nina Prenda
I ricercatori hanno trovato prove legate alla produzione della tintura viola risalente già al 1.100 a.C. e per tutto il VI secolo a.C. Questi sono esattamente gli anni in cui si dice che molte delle narrazioni incluse nella Bibbia abbiano avuto luogo. Nel 586 a.C., ad esempio, la conquista babilonese distrusse completamente l’economia regionale e il Primo Tempio di Gerusalemme.
È stata scoperta sulla costa israeliana del Carmelo, nel sito di Tel Shiqmona, una celebre tintura viola popolare tra gli antichi re e i sacerdoti che risale all’epoca biblica, secondo quanto emerge dalle nuove ricerche degli studiosi israeliani dell’Università di Haifa. Questa tintura era prodotta su scala industriale nella Terra di Israele già hai tempi del Primo Tempio ed è menzionata più volte, nella Torah e in fonti storiche, in due varianti: viola (argaman in ebraico) o blu (tchelet).
Pagina dopo pagina nella prestigiosa rivista PLOS ONE, per la prima volta, gli studiosi hanno identificato gli strumenti utilizzati per la produzione della tintura.
“I ritrovamenti di tintura viola dell’età del ferro [1200-586 a.C.] sono estremamente rari”, ha detto il dottor Golan Shalvi dell’Università di Haifa, l’autore principale della ricerca, al The Times of Israel durante un colloquio telefonico. “Tel Shiqmona si distingue perché ha prodotto circa il doppio degli artefatti direttamente collegati all’industria di tutti gli altri siti noti messi insieme”.
Tel Shiqmona è un sito nel quale più volte si è ricercata questa tintura a partire già dagli anni ’60, rivelando resti che vanno dalla tarda età del bronzo (1500-1150 a.C.) al periodo bizantino (V-XV secolo d.C.). Tuttavia, i risultati dei periodi più antichi non sono mai stati pubblicati. Così, in collaborazione con altri studiosi, il dottor Shalvi ha condotto ulteriori scavi per chiarire la stratigrafia del sito e ha riesaminato le prove recuperate da precedenti spedizioni. I ricercatori hanno trovato prove legate alla produzione della tintura viola risalente già al 1.100 a.C. e per tutto il VI secolo a.C. Questi sono esattamente gli anni in cui si dice che molte delle narrazioni incluse nella Bibbia abbiano avuto luogo. Nel 586 a.C., ad esempio, la conquista babilonese distrusse completamente l’economia regionale e il Primo Tempio di Gerusalemme.
Tale scoperta ribalta totalmente la conoscenza storica raggiunta fino ad ora. “In passato, il presupposto era che i primi impianti di produzione su larga scala di tintura viola fossero stati istituiti solo in epoca romana, intorno al I secolo d.C.”, ha detto al telefono un altro autore, la Prof. Ayelet Gilboa dell’Università di Haifa. “Tel Shiqmona offre la prova che già nel IX secolo a.C., la tintura viola era prodotta su scala industriale. Non era solo un individuo che tingeva un indumento per un re”.
Il colorante viene estratto dalle ghiandole di tre tipi di lumache murex (nella foto). Secondo i ricercatori, Tel Shiqmona è stata probabilmente selezionata come sito per la struttura perché il suo fondo marino roccioso fornisce un habitat ideale per la vita marina, in particolare le lumache, essenziali per produrre il colorante, garantendo un approvvigionamento costante e accessibile.
Secondo il dottor Shalvi, il popolo di Israele, all’apice del potere, prese il controllo di Tel Shiqmona e probabilmente divenne il principale esportatore di tintura viola nella regione, fornendo la preziosa merce ai regni vicini come Filistia, Moab, Edom e Giuda.
Secondo la Torah, i tessuti viola e azzurri sono tra i materiali con cui Dio istruisce il popolo ebraico per realizzare la costruzione del Tabernacolo durante le sue peregrinazioni nel deserto. Probabilmente, materiali simili sono stati utilizzati anche al tempo del Primo Tempio.
Verso la fine del VIII secolo, il Regno di Israele cade in mano agli Assiri.
“Quando gli assiri presero il controllo, la produzione su larga scala riprese. La documentazione archeologica suggerisce che il sito non era gestito direttamente dagli Assiri, ma era probabilmente gestito dai Fenici, probabilmente da Tiro”. Comunque i coloranti viola e azzurro sono stati menzionati anche nelle fonti assire, tra cui il cilindro di Sennacherib, risalente al 690 a.C. circa.
“Prima della nostra ricerca, non avevamo prove di come la tintura fosse prodotta prima del periodo romano”, ha detto il dottor Shalvi. “Era un mistero”, ha osservato il ricercatore. Lo era fino ad oggi.